Piemonte

Geenna, dopo 3 anni torna in libertà avvocato Carlo Maria Romeo

Revocati gli arresti domiciliari, difesa 'accuse insussistenti'

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 23 MAR - La prima sezione penale della Corte di appello di Torino ha revocato gli arresti domiciliari all'avvocato Carlo Maria Romeo, del foro di Torino. Nell'ambito del processo 'Geenna' sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in Valle d'Aosta, il 19 luglio 2021 era stato condannato in secondo grado a quattro anni e sei mesi di reclusione per favoreggiamento, tentata estorsione, falso e spaccio e assolto, come già avvenuto in primo grado, dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il professionista si trovava sottoposto alla misura cautelare dal 22 luglio 2020, dopo un anno e sei mesi di custodia cautelare in carcere.
    Il provvedimento con il quale i giudici di appello torinesi hanno restituito la libertà al professionista "esclude - fa sapere il suo difensore, l'avvocato Oreste Romeo - la sussistenza di esigenze cautelari in relazione a due episodi controversi risalenti a molti anni fa, uno ad undici anni addietro, l'altro a sei anni orsono".
    Il legale commenta così il provvedimento che restituisce al fratello la libertà: "La soddisfazione mia e della mia famiglia è pari all'ansia di Giustizia che oggi più di prima continua a muoverci; ciò, anche grazie al fermo ed articolato dissenso già processualmente espresso sulle non condivise decisioni di merito ed affidato a motivi che vanno dalla violazione di legge alla utilizzazione di atti affetti da inutilizzabilità assoluta e patologica, alla motivazione ora apparente, ora manifestamente illogica, più e più volte segnata da contraddittorietà manifesta. La speranza è che possa giungere presto il giorno in cui un diritto costituzionalmente protetto non sia più oggetto di ordinario sacrificio sull'empio altare di ipotesi investigative, suggestive e disinvolte prima di rivelarsi, a contraddittorio effettivamente instaurato, insussistenti e figlie di fantasiose sovrapposizioni, quando non di anacronistici pregiudizi". (ANSA).
   

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