Piemonte

Cimo, 83% medici ospedalieri 'vittime' di burocrazia

Indagane sindacato, 72% paga stress due anni Covid

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 10 FEB - "Troppa burocrazia, turni massacranti e record italiano di giorni di ferie non goduti": questa la situazione dei medici ospedalieri in Piemonte che emerge da un'indagine promossa dalla Federazione Cimo-Fesmed.
    Per la Cimo piemontese "i dati che emergono sono preoccupanti e servono interventi urgenti".
    I camici bianchi piemontesi hanno messo in rilievo quanto oggi sia complesso svolgere la professione medica all'interno delle strutture sanitarie pubbliche regionali. Su 367 medici interpellati quasi l'83% ha dichiarato di essere vittima della burocrazia a scapito del tempo da dedicare ai pazienti. Più del 53% arriva a coprire turni per un totale di 48 ore settimanali o più, nonostante l'orario da contratto sia di 38 ore.
    Quanto alle ferie non godute, più del 48% è in credito, la media nazionale si attesta al 22%. Aumenta il desiderio di pensione e molti giovani pensano di lasciare il posto per la libera professione. Inoltre quasi il 72% sta pagando il forte stress accumulato nei due anni di Covid, con ricadute sul lavoro e la vita famigliare.
    "Occorrono maggiori tutele - sostiene il segretario di Cimo Piemonte, Sebastiano Cavalli - e un riordino organizzativo che consenta di diminuire il tempo perso a causa della burocrazia.
    Occorre riequilibrare il monte ore con le retribuzioni ed è necessario che le istituzioni regionali si facciano carico dei problemi e disegnino una nuova agenda sanitaria focalizzata sul miglioramento dell'assistenza territoriale e una riforma dell'organizzazione ospedaliera". (ANSA).
   

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