Piemonte

Foibe: Grimaldi, locandina Piemonte è revisionismo cialtrone

Esponente Luv, immagine sembra propaganda nazista

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 31 GEN - Fa discutere la locandina scelta dalla Regione Piemonte, nell'ambito del progetto 'Identità oltre confine', per il Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata. A prendere posizione contro quella che definisce "un'immagine che sembra propaganda nazista" è il capogruppo di Luv, Marco Grimaldi, che sollecita il presidente Alberto Cirio a "prendere posizione".
    "Dopo il fumetto pubblicato da una casa editrice di estrema destra e farcito di errori storici dell'anno scorso - attacca Grimaldi -, anche quest'anno la Regione a trazione nera non perde il vizio ed esce con una locandina che ha l'aspetto di un manifesto di propaganda nazista, con tanto di partigiani di Tito rappresentati come mostruosi giganti neri. Le manipolazioni legate al Giorno del Ricordo continuano, impiegando, per l'ennesima volta, denaro pubblico e utilizzando il Circolo dei Lettori. Vorrei sapere se il presidente Cirio ritiene che questa locandina si presti a una grande indagine culturale - prosegue -. Testi e iniziative rigorosi e ben fatti, che facciano luce su quella fase della storia, ne esistono, ma la nostra destra in genere non perde occasione per aggredire verbalmente e minacciare chi li promuove, siccome alla storia preferisce da sempre il revisionismo cialtrone".

   Critico anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Mauro Salizzoni, non la pensa così l'assessore Maurizio Marrone. "Anche se a sinistra qualcuno insiste a voler contrastare la celebrazione del 10 febbraio - sostiene l'esponenete di Fratelli d'Italia - il dramma della pulizia etnica sofferta dalla popolazione italiana sul confine orientale dal parte del dittatore Tito è ormai patrimonio consolidato nella memoria condivisa dell'Italia e del Piemonte. Una memoria che facciamo rivivere nel progetto Identità oltre confine con la musica, l'arte grafica e il cinema, in rete con il Circolo dei Lettori, le scuole, le associazioni degli esuli, affinché la verità storica non sia mai più infoibata dopo decenni di censura". 
   

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