Piemonte

Cinema in crisi anche a Torino, -90% pubblico in ultimo mese

Gestore 'è tsunami, gravi danni economici ma anche sociali'

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 24 GEN - "Il cinema nelle sale sta attraversando uno tsunami, in questo ultimo mese parliamo di un 90% in meno di pubblico rispetto al 2019, se non si interviene con regole e sostegni si rischia che gli italiani perdano l'abitudine di andare al cinema. Con gravi danni non solo economici ma per il nostro vivere sociale". A lanciare l'allarme è Gaetano Renda, titolare di tre Cinema a Torino (Centrale, Due Giardini e Fratelli Marx) e membro del consiglio di gestione del Museo del Cinema. I numeri sono impietosi. "L'anno scorso tra chiusure e riaperture eravamo intorno ad un meno 60-80% di pubblico. Con una leggera risalita a Natale, ma per pochissimi giorni e solo per film americani come Spider-Man. Il cinema italiano in sala non riesce a contrastare questo fenomeno anche per via di uno star system obsoleto e per un tipo di commedia che non intercetta i giovani". Secondo Renda, esercente da 45 anni, "la pandemia ha esasperato una situazione già difficile nella quale sguazzano le piattaforme. Nessuna lotta ridicola contro le piattaforme, perché credo si debba convivere, pur se con regole precise, ma che senso ha che un film esca sulle piattaforme dieci giorni dopo l'uscita in sala?". (ANSA).
   

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