Piemonte

Bimba precipitata a Torino, fermato per omicidio il compagno della madre

L'uomo piange: 'Non sono stato attento'. Sul luogo fiori e messaggi dei vicini

Redazione Ansa

C'è un fermo nell'indagine della polizia sulla bimba di tre anni morta a Torino dopo essere precipitata dal balcone di una palazzina. Si tratta del compagno della mamma. Azhar Mohssine, 32 anni, è stato fermato con l'accusa di omicidio. "Gli elementi e le testimonianze raccolte nelle prime fasi investigative - spiega la Questura di Torino - hanno consentito una sommaria possibile ricostruzione del fatto e una prima qualificazione giuridica, che sarà sottoposta al vaglio del giudice nelle successive fasi del procedimento".

Ieri mattina in tribunale era stato condannato a otto mesi al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato per il possesso, da lui negato, di una cinquantina di grammi di hashish.

"Mi sento in colpa per quanto è successo: non sono stato attento", ha riferito ai pubblici ministeri, dopo essere scoppiato in lacrime Azar Mohssine. L'uomo abita al quinto piano della palazzina ed è il compagno della madre della piccola, il cui appartamento è al quarto. Il fermo è scattato per omicidio volontario con dolo eventuale ma la procura non ha ancora formulato l'imputazione per l'udienza di convalida.

La bambina era stata sottoposta nella notte a un delicato intervento neurologico, all'ospedale infantile Regina Margherita dove era ricoverata in prognosi riservata, ma le sue condizioni erano disperate.

 

LA TESTIMONIANZA DEI VICINI - "Abbiamo sentito delle urla disumane. Abbiamo guardato giù e abbiamo visto quel corpicino". Sono sconvolti gli inquilini che, con le lacrime agli occhi, attraversano il cortile dove ieri sera è precipitata Fatima. "Urla strazianti della mamma che conosciamo, come conoscevamo il suo precedente compagno", dice una donna. "Ci stiamo chiedendo un po' tutti - sottolinea - come abbia potuto una bimba così piccola scavalcare le ringhiere del ballatoio che sono alte".

È stata una dipendente di un panificio che ha il retro sul cortile della casa la prima a scoprire la tragedia. "La nostra ragazza, Stefania, che stava lavorando in laboratorio, ha sentito un tonfo e poi ha visto la bimba a terra. Non ha fatto avvicinare nessuno e ci ha telefonato dicendo cos'era accaduto. A quanto abbiamo capito i soccorsi sono stati chiamati dal compagno della mamma", racconta la proprietaria del negozio, Patrizia.

I MESSAGGI SUL LUOGO DELLA TRAGEDIA - Un mazzo di fiori è stato depositato sul luogo della tragedia. Attaccato al mazzo un biglietto con la scritta 'Ciao piccola, ora gioca felice con gli altri angeli. Rimarrai sempre nei nostri cuori".

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