Piemonte

Sanità: prostata ingrossata, alla Cellini si cura col vapore

Nuova tecnica mininvasiva per problema che riguarda 80% over 50

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 01 DIC - Ridurre l'ingrossamento della prostata, problema che riguarda l'80% degli uomini over 50, con il vapore acqueo. È l'innovativo trattamento mininvasivo messo in campo alla Humanitas Cellini, eseguibile in Day Hospital in sedazione o anestesia locale, che consente di ridurre di circa il 40% il volume prostatico.
    Il primo trattamento per l'ipertrofia prostatica benigna è di tipo medico, con l'uso di farmaci, e se questo non è sufficiente può essere necessario un trattamento chirurgico. La terapia con il vapore acqueo Rezum rappresenta la nuova frontiera del trattamento mininvasivo di questa patologia. "È la metodica che più di ogni altra consente la preservazione di importanti funzionalità dell'uomo - spiega la dottoressa Giuseppina Cucchiarale, responsabile dell'Urologia della clinica torinese -. In termini clinici permette all'adenoma prostatico di riassorbirsi lentamente: il medico instilla energia termica sotto forma di vapore acqueo nell'area prostatica che presenta l'ingrossamento, dove l'uretra è ostruita dal tessuto in eccesso". Ogni instillazione dura al massimo 9 secondi, con un ciclo di circa 8-10 iniezioni, e I primi risultati visibili si registrano dopo circa un mese, mentre il risultato definitivo si ottiene dopo circa 2 o 3 mesi.
    I pazienti che possono trarne i maggiori benefici da questo nuovo trattamento "sono quelli che hanno interrotto e rifiutato il trattamento farmacologico - spiega ancora la dottoressa Cucchiarale -, quelli che non intendono sottoporsi a procedure chirurgiche o che non possano essere sottoposti ad anestesia generale e quelli che vogliano preservare la funzione sessuale".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it