Piemonte

Tff: Quattordici giorni in coppia tra amore e odio

In selezione il film di Ivan Cotroneo con Natoli e Trabacchi

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 30 NOV - C'è una certa perversa affinità tra sindrome di Stoccolma e lockdown specie se quest'ultimo è vissuto in coppia e non ci si ama più. Quattordici giorni di Ivan Cotroneo con Carlotta Natoli e Thomas Trabacchi, credibilissimi nei loro rispettivi ruoli, racconta un po' questo, ovvero come la solitudine forzata, l'isolamento, possano generare allo stesso tempo mostri ed amore. Nel caso del film, al Torino Film Festival in selezione ufficiale, troviamo appunto una coppia costretta per due settimane di convivenza forzata. Si tratta di Marta (Natoli) e Lorenzo (Trabacchi), quarantasei e quarantanove anni, e sposati da dodici. Ora il medico di famiglia ha appena detto loro che dovranno rimanere in isolamento fiduciario, visto che Marta ha avuto contatti con una persona positiva al Covid 19. Peccato che lei abbia da poco scoperto che lui ha una relazione con un'altra donna, Alessia.
    Ora, quasi in automatico, Marta odia Lorenzo e quest'ultimo ovviamente ricambia.
    Nonostante questo devono stare insieme, chiusi negli stessi ottanta metri quadri per quattordici giorni. Cosa succede? Di tutto. Litigano, fanno pace, rivelano cose che mai avevano rivelato o si raccontano antichi dolori condivisi e mai davvero sepolti. Fanno poi insieme la spesa online e, subito dopo, si ritrovano a fare l'amore per poi ancora a litigare. E questo fino alla fine. Il tutto diviso in quattordici capitoli.
    QUATTORDICI GIORNI, tratto dal libro omonimo di Cotroneo e Monica Rametta, primo film della piattaforma Paramount+ Original in Italia attiva dal 2022. "La cosa divertente - dice il regista all'ANSA - è che io e Monica abbiamo scritto e portato avanti questo progetto al telefono. Ci davamo dei temi e poi li sviluppavamo sempre sentendoci telefonicamente perché c'era appunto il Covid che ci isolava". E ancora Cotroneo: "Il film racconta in fondo una storia d'amore nata, perduta e forse riscoperta troppo tardi, durante la convivenza forzata di una coppia decisa a lasciarsi. (ANSA).
   

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