Piemonte

Embraco: Nosiglia, 7mila euro di indennizzo una vergogna

Arcivescovo Torino, Diocesi garantirà le spese legali

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 29 NOV - "Un indennizzo di 7 mila euro non rappresenta neppure un anno di lavoro. La proposta emersa in questi giorni per gli indennizzi ai lavoratori della ex Embraco mi pare, francamente, inaccettabile e vergognosa. Nella ripartizione del fondo 9 milioni di euro vengono privilegiati imprenditori e fornitori, scegliendo esplicitamente di lasciare allo sbando i 400 lavoratori e le loro famiglie". L'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, commenta così la richiesta di concordato preventivo per l'azienda di Riva di Chieri, annunciando l'intenzione di "garantire la copertura delle spese legali e di quegli esperti che, nelle varie sedi, dovranno promuovere e tutelare gli interessi dei lavoratori".
    "Siamo di fronte a un cammino di ingiustizia - sostiene Nosiglia -. Prima che tale proposta vada avanti mi sembra necessario richiamare ancora una volta l'attenzione di tutti quegli attori sociali e istituzionali che hanno fino ad ora detto di volersi coinvolgere nel dramma dei lavoratori ex Embraco: Unione Industriale, Regione Piemonte, ministeri economici e del lavoro. I tempi sono stretti. Qualunque sia l'esito del passaggio attuale c'è una cosa precisa che gli attori istituzionali possono e devono fare: avviare percorsi concreti di formazione e aggiornamento per i lavoratori, in modo da garantire a tutti l'opportunità di potersi ricollocare. Mi pare doveroso, da parte dei lavoratori, inserirsi con convinzione in tali percorsi. E se nessuno sarà in grado di rilevare in blocco attività e maestranze della ex Embraco, certo sarà possibile trovare soluzioni di ricollocazione differenziate in aziende diverse". (ANSA).
   

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