Piemonte

Cadavere in appartamento, uomo morto accoltellato a Novara

Vicini di casa danno allarme. Sul posto i carabinieri

Redazione Ansa

(ANSA) - NOVARA, 24 NOV - Un uomo di 58 anni è morto accoltellato a Novara, nella sua abitazione al civico 1 di via Andoardi, all'angolo con via Beltrami. A dare l'allarme i vicini di casa, che avrebbero sentito degli strani rumori provenire dall'appartamento. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno sfondato la porta, e i soccorritori del 118, che hanno constatato il decesso della vittima. Ad indagare sull'omicidio sono i carabinieri del Nucleo Investigativo e della compagnia di Novara. Secondo le prime informazioni, sembra che l'uomo vivesse da solo. Il coltello usato per uccidere sarebbe stato trovato accanto al cadavere.

   I carabinieri del Nucleo investigativo di Novara, agli ordini del colonnello Sandro Cologno, stanno ascoltando una donna nell'ambito delle indagini per l'omicidio di Antonio Amicucci, il 68enne, e non 58enne come scritto in precedenza, morto accoltellato questa mattina nel suo appartamento di via Andoardi 1 a Novara. All'interrogatorio partecipa anche il pm Castellaro. Al momento, secondo quanto si apprende, nei suoi confronti non sono stati presi provvedimenti. La vittima è stata trovata in cucina. Accanto al cadavere un lungo coltello da cucina con cui sarebbe stato colpito più volte. In casa c'era anche il cane di un conoscente, un pastore maremmano di 60 chili, che è stato preso in consegna dall'Enpa. Originario dell'Abruzzo, Amicucci era in pensione. I vicini di casa, che hanno dato l'allarme, lo descrivono come una persona riservata e solitaria.

   Ha ammesso di avere ucciso Antonio Amicucci, il 68enne trovato morto nella sua abitazione di Novara, la donna interrogata a lungo nel pomeriggio dai carabinieri. Si tratta della collaboratrice domestica della vittima, 51 anni. La donna, che è stata arrestata, ha confessato di avere colpito il pensionato con un coltello da cucina e poi, sotto choc, è fuggita dalla vicina di casa. I carabinieri indagano ora sui motivi dell'aggressione; la donna, residente nello stesso quartiere, sposata e con figli, lavorava da almeno tre anni in quella casa.

   

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