Piemonte

Embraco: lavoratori a Mattarella, siamo disperati

Delegazione consegna lettera per il Capo Stato,ci aiuti lavorare

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 12 NOV - "Ci appelliamo a lei presidente, che è il capo dello Stato, il garante della nostra Costituzione: una multinazionale non può cancellare i diritti di cittadine e cittadini in questa maniera. Chiediamo una cosa semplice: tornare a lavorare": è un passaggio della lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oggi in visita a Torino, che i lavoratori della Embraco di Riva di Chieri hanno consegnato davanti al Sermig al prefetto Raffaele Ruberto.
    "Siamo 391 famiglie sempre più disperate, da anni sopravviviamo con le poche risorse della cassa integrazione. Molti hanno dovuto fare sacrifici impensabili come vendere casa".
    Il prefetto Ruberto si è impegnato a consegnare la lettera dei lavoratori al presidente Mattarella, che sta ora pranzando al Sermig.
    "Per un territorio come il nostro - prosegue la lettera - già pesantemente segnato dalla crisi decennale, e da processi di deindustrializzazione, di declino economico e di povertà, con la scomparsa di 400 aziende nel solo settore metalmeccanico e la conseguente perdita di posti di lavoro per oltre 32mila persone, il nostro caso non può e non deve concludersi il 22 gennaio con il licenziamento e la disoccupazione". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it