Piemonte

Covid: torteria negazionista, il caso in tribunale a Torino

Commerciante figura simbolo della protesta contro restrizioni

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 14 OTT - Si è svolta oggi al Tribunale del riesame di Torino la discussione di un ricorso presentato da Rosanna Spatari, la titolare della Torteria di Chivasso diventata una delle figure simbolo della protesta contro le politiche del governo in materia di emergenza sanitaria, per il rifiuto di chiudere l'esercizio commerciale nonostante le disposizioni.
    Davanti al Palazzo di Giustizia si è raccolto un gruppo di suoi sostenitori, ai quali, alla fine dell'udienza, il suo legale, l'avvocato Alessandro Fusillo, ha illustrato il procedimento giudiziario e ha riassunto una dichiarazione rilasciata ai giudici dalla donna: "La sua è una battaglia di legalità che insieme a lei sta combattendo tutto il Paese, e i magistrati dovrebbero difendere la legalità. Anche detto che gli imprenditori sono stati lasciati soli".
    Spatari e Fusillo non hanno voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti.
    L'avvocato Fusillo ha spiegato ai presenti che il provvedimento della Prefettura di Torino in cui Spatari è accusata di avere violato l'ordine di chiudere la torteria è stato sospeso, su istanza della difesa, da un giudice di pace di Ivrea. "Quindi - ha detto - è un provvedimento che non è efficace. Per questa ragione ho chiesto il dissequestro del locale. Ma sia la procura che il gip hanno detto di no. Così mi sono rivolto al Tribunale del riesame di Torino".
    Nel corso dell'udienza il legale ha fatto presente che il Piemonte è in zona bianca e quindi non è possibile parlare di altre violazioni nemmeno in via ipotetica; poi ha riproposto una questione legata al diritto comunitario ("le norme restrittive delle attività commerciali prima di essere attuate vanno comunicate alla Commissione Europea e il governo italiano non lo ha fatto") e ha osservato che "non si può limitare il lavoro perché si va contro la carta di Nizza". (ANSA).
   

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