Piemonte

Mercato turismo islamico in crescita, Italia poco attrattiva

Studio ateneo Torino, mancano strutture e cultura accoglienza

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 07 OTT - Il mercato del turismo islamico ante pandemia vale 220 miliardi di dollari (Global Muslim Travel Index) e potrà rapidamente raddoppiare grazie all'incremento demografico della popolazione musulmana e al suo crescente reddito. I viaggiatori islamici nel 2000 erano 25 milioni, nel 2020 sono saliti a 158 milioni e si prevede che nel 2026 il valore dei loro spostamenti toccherà quota 300 miliardi di dollari. Uno scenario dal quale l'Italia è quasi del tutto esclusa. Lo rileva il team del Dipartimento di Management dell'Università di Torino, guidato da Paolo Biancone e Silvana Secinaro, che ha anche messo a confronto 120 imprese del Food & Beverage, 60 con certificazione Halal e 60 senza. I temi saranno al centro del Tief, Turin Islamic Economic Forum, a Torino dal 13 al 15 ottobre. "Un Paese come il nostro, ricco di luoghi che raccontano secoli di incontro fra la cultura occidentale e quella musulmana - spiega Biancone - dovrebbe essere tra le prime mete del turismo Halal. Invece manca una rete di accoglienza che tenga conto delle peculiarità di un turismo che ha esigenze particolari, ma è di norma alto spendente e qualificato. Per l'Italia l'accoglienza Halal è una sfida culturale. In questo scenario il cibo 'certificato Halal' si pone come elemento chiave per l'attrazione di turisti big spender dei Paesi del Golfo, area in cui il settore del Food & Beverage halal nel 2019 ha raggiunto un valore pari a 1,4 miliardi di dollari con continui tassi di crescita. La connessione tra cibo, spiritualità e turismo è profonda e ha creato un'ampia domanda di mercato per i prodotti Halal". (ANSA).
   

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