Piemonte

Elezioni Torino: lieve malore, Damilano si ferma 24 ore

Crosetto, via da 15 anni di buio. Bellanova, riformismo inclusivo

Redazione Ansa

La campagna elettorale subisce una battuta d'arresto per Paolo Damilano, candidato sindaco di Torino Bellissima e del centrodestra. Un lieve malore lo ha costretto, su suggerimento dei medici, ad annullare gli impegni di oggi. Nulla di grave, come lo stesso Damilano ha riferito in uno scambio di messaggi con il leader della Lega, Matteo Salvini, che gli ha promesso di tornare nel capoluogo piemontese prima del voto. "La campagna elettorale è piuttosto impegnativa, Torino è piuttosto combattuta. In bocca al lupo a Paolo e a presto per le strade della città", sono gli auguri di pronta guarigione del candidato sindaco del centrosinistra Stefano Lo Russo, a cui si uniscono quelli della sfidante del Movimento 5 Stelle Valentina Sganga: "Il confronto tra idee, anche le più distanti, è il sale della democrazia - dice quest'ultima -. Ti aspettiamo!".

Tra gli aspiranti successori di Chiara Appendino si conferma dunque il fair play tra i candidati di una campagna elettorale che, a due settimane dal voto, entra nel vivo con l'arrivo sotto la Mole dei 'big' a sostegno dei vari schieramenti. Se per Guido Crosetto, cofondatore di Fratelli d'Italia, "il lavoro è il primo tema del futuro di questa città" dopo "15 anni di buio", per la viceministra ed esponente di Italia Viva Teresa Bellanova "Torino può tornare a essere il faro del Piemonte e un modello di sviluppo per l'Italia" grazie ad un programma, quello del dem Lo Russo, e ad una coalizione che sta ponendo "le basi per un riformismo inclusivo in grado di mettere in dialogo forze solo apparentemente tra loro contrapposte. Perché una cosa è chiara - sottolinea -: il riformismo può stare solo a sinistra e certo non nel sovranismo".

"La sinistra si è impantanata nelle sue ideologie, parla più di ius soli e di necessità di declinare al femminile parole come assessore e sindaco che di industria e lavoro", sostiene l'assessore regionale al Lavoro e all'Istruzione, Elena Chiorino, anche lei di Fratelli d'Italia. "Il centrodestra si spacca, fa gaffes, non è riuscito a esprimere il livello di qualità, di proposta e di programma che noi stiamo proponendo", sostiene invece l'europarlamentare e vicesegretaria del Pd Irene Tinagli, oggi a Torino per un incontro su 'Innovazione e Futuro'. "Abbiamo dei grandi candidati - prosegue con il suo endorsement per Lo Russo- e vediamo che la qualità sta facendo la differenza". Il confronto, insomma, prosegue, e domani tra i suoi protagonisti tornerà ad avere anche il candidato del centrodestra Damilano.
   

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