Piemonte

Embraco: lavoratore, non ci ascoltano, non ci calcolano

Alla festa Fiom il grido di dolore di un operaio, che fare ora?

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 09 SET - "Non ci ascoltano, non ci incontrano, non ci calcolano. La mobilitazione è stanca, troppe prese in giro e qualsiasi cosa fai ti trovi un muro". Non nasconde la sua disperazione Paolo D'Onorè, operaio della ex Embraco, che parla alla festa della Fiom Cgil torinese alla Società Operaia di Beinasco.
    "Alla fine di ottobre saranno trascorsi quattro anni dall'inizio della nostra vertenza. Abbiamo ancora qualche mese di ammortizzatore sociale, la cassa arriva fino a gennaio. Poi saremo tra le fila dei disoccupati, cancellati, sacrificati al profitto di pochi nell'indifferenza di chi ci rappresenta", ha detto. "Dal 23 aprile non è stato più convocato il tavolo al Mise. Per questo rivolgiamo un appello alla Fiom: che fare adesso? quali iniziative? La Fiom torinese ha fatto tutto il possibile ma non basta, abbiamo bisogno di sostegno, idee, forza". (ANSA).
   

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