(ANSA) - BIELLA, 31 LUG - Un centinaio di persone ha
partecipato, a Biella, al presidio dell'associazione Al Huda per
Youns El Bossettaoui, il 39enne di origini marocchine ucciso lo
scorso 20 luglio a Voghera da Massimo Adriatici, assessore
leghista alla Sicurezza. Fino al 2012 la vittima viveva a
Ponderano, nel Biellese, e gestiva un negozio di telefonia. Alla
manifestazione sono intervenuti anche due suoi fratelli, Amin e
Ali.
" Youns era malato. Era una brava persona anche se aveva dei
problemi - hanno ricordato Amin e Ali -. Ma nessuno che sia
cattolico, ateo o musulmano si meritava una simile fine. Gli
siamo stati vicini. I nostri genitori ogni settimana andavano a
trovarlo, ma lui si sentiva soffocare, non voleva tornare a casa
e, malgrado i tanti tentativi, non ci è stato possibile
inserirlo in un centro di recupero".
Durante il sit in è stato anche fatto ascoltare un audio
della figlia di Youns, 8 anni appena, che vive in Marocco. La
bimba lo ha mandato ai nonni per chiedere come mai il padre non
rispondesse alle sue chiamate. Il discorso è stato tradotto in
diretta dalla cugina. "Questo non è un evento politico, vogliamo
esprimere vicinanza ai famigliari e chiedere giustizia", ha
detto Mohamed El Sachet, presidente dell'associazione Al Huda
che ha organizzato il presidio e consigliere comunale del Pd.
(ANSA).
Ucciso in piazza: fratelli, non meritava una fine simile
Comunità marocchine e famigliari in piazza a Biella