Piemonte

Embraco: domani lavoratori al Mise da Torino e Belluno

Fiom, piano Italcomp riparta, 26 aprile scattano licenziamenti

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 19 APR - I lavoratori dell'ex Embraco di Riva di Chieri e della Acc Wanbao di Belluno saranno domani alle 10 davanti al Mise per chiedere "un intervento immediato del governo per non far morire il progetto Italcomp e per salvaguardare i lavoratori delle due fabbriche". Tra una settimana scattano i 400 licenziamenti nello stabilimento torinese: dal 26 aprile, infatti, il curatore fallimentare, potrà inviare le lettere di preavviso.
    "Nonostante le continue richieste ancora non è arrivata nessuna risposta dal governo su Italcomp, il progetto deve ripartire, questa inerzia sta ammazzando due fabbriche, di due diversi territori, Mel nel bellunese e Riva di Chieri in provincia di Torino, e i loro 800 lavoratori. Italcomp è stato presentato in due Prefetture, a Belluno e a Torino, plaudito come un progetto ambizioso, di buona politica industriale e che stava passando dalla fase progettuale, dopo un lungo lavoro di confronto con le parti sociali, a quella di realizzazione", affermano Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom e responsabile settore elettrodomestico e Claudia Ferri, coordinatrice nazionale Fiom settore elettrodomestico. "Oggi invece, dopo il cambio di governo, osserviamo soltanto un silenzio a cui non riusciamo a dare più alcuna giustificazione.
    Se questo progetto è potuto partire ed è arrivato al punto in cui si trova è grazie alla tenacia di tutti quei lavoratori che hanno tenuto in vita la fabbrica, credendo ostinatamente nella possibilità di tornare a produrre e lavorare, questa immobilità invece rischia di far saltare l'intero progetto, le due fabbriche e tutti i posti di lavoro, inaccettabile soprattutto in una fase in cui il mercato dell'elettrodomestico è in forte ripresa. Il silenzio offende e danneggia tutte quelle persone ed è ormai intollerabile". (ANSA).
   

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