Piemonte

Azzardo: Psicologici e Medici, non si tocchi legge regionale

Appello degli Ordini professionali, "ha ridotto la ludopatia"

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 13 APR - La legge regionale del Piemonte del 2016 contro il gioco d'azzardo patologico "è stata e continua ad essere un importante punto di riferimento nazionale e internazionale. Sarebbe un errore grave depotenziarla o abrogarla. Siamo coscienti dell'importanza di dare impulso alla ripartenza economica, e del valore del lavoro ma lo sviluppo economico al quale si deve tendere non può prescindere dalla tutela della salute e del benessere delle persone". Lo afferma un appello, alla Regione Piemonte, dell'Ordine degli Psicologi del Piemonte e dell'Ordine dei Medici di Torino.
    Psicologi e medici ci tengono a sottolineare come "molte ricerche scientifiche, portate avanti da istituti quali Cnr e Ires abbiano mostrato che la legge, nel suo primo triennio 2017-2019, abbia portato ad una riduzione del 20% di persone colpite da ludopatia. Non solo. "La chiusura delle sale gioco, a causa delle misure anti-Covid - aggiungono i due Ordini - ha ulteriormente dimostrato come la riduzione dell'accessibilità a questi luoghi sia in relazione con la riduzione delle persone che sviluppano il disturbo. Nei prossimi anni sarà necessario uno sforzo importante di tutte le forze in campo, per ridisegnare un modello sanitario in grado di intercettare precocemente e gestire i disagi e i disturbi psicofisici legati alla pandemia. Non si può esporre la popolazione a ulteriori rischi di disagio, sofferenza e malattia. Stimoli quali slot machine e videolottery, nei confronti di persone già rese più fragili dal momento e quindi meno lucide e più reattive, sono fonte di un rischio elevatissimo di sviluppare dipendenza patologica" (ANSA).
   

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