Piemonte

Camera, insindacabili frasi Esposito (Pd) su No Tav

Procedimento penale per diffamazione in corso a Torino

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 24 MAR - La Camera dei deputati ha "scagionato" l'ex parlamentare Stefano Esposito da un procedimento penale in corso a Torino. Si tratta, secondo quanto si è appreso negli ambienti giudiziari piemontesi, di una causa attivata da tre querele per diffamazione presentate nel 2012 da esponenti No Tav. La Camera ha dichiarato la "insindacabilità" delle affermazioni di Esposito (che quell'anno era deputato) approvando con 290 voti a favore, 130 contrari e otto astensioni la relazione della giunta per le autorizzazioni a procedere.
    Il tribunale di Torino aveva interpellato la Camera il 15 dicembre 2017; l'atto era poi stato sottoposto alla Presidenza il 3 dicembre 2019.
    Esposito era stato denunciato perché il primo settembre 2012, dopo un attacco al cantiere del Tav in Valle di Susa, scrisse su Facebook che a dare "supporto ai teppisti" erano stati Giorgio Vair (all'epoca sindaco di un paese della Valle di Susa) e due esponenti del centro sociale Askatasuna, Dana Lauriola e Giorgio Rossetto. L'autorità giudiziaria torinese procedeva per diffamazione aggravata dall'avere attribuito un fatto determinato.
    Secondo la relazione finale della Giunta per le autorizzazioni a procedere (approvata dall'aula) quella dichiarazione fu "la proiezione esterna" dell'attività istituzionale del deputato, che si occupava da tempo di questioni Tav.
    I legali dei No Tav stanno valutando la possibilità di chiedere al tribunale di Torino di sollevare un conflitto di attribuzione alla Corte Costituzionale. (ANSA).
   

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