(ANSA) - TORINO, 23 FEB - Occupazione, consumi, fatturato:
sono tutti pesantemente negativi gli indicatori del commercio e
del turismo in Piemonte a un anno dall'inizio della pandemia
nell'analisi dell'ufficio studi di Confesercenti. Sono oltre
12.000 i posti di lavoro persi tra titolari e collaboratori,
mentre il calo del fatturato medio è fra il 35 e il 40%, con
punte molto più alte nel settore del turismo: -70% per gli
alberghi, campeggi e rifugi alpini, -60% per bar e ristoranti,
-80% per bus turistici e noleggi con conducente, -90% per guide,
agenzie di viaggio e animatori turistici. Nel periodo tra
febbraio 2020 e gennaio 2021 si è registrata una perdita di
spesa complessiva di 10 miliardi.
"Abbiamo voluto fare un bilancio, come in questo mesto
anniversario si sta facendo a livello sanitario. Non perché
l'àmbito aziendale e quello della salute pubblica siano
paragonabili, ma per sottolineare il fatto che la crisi
economica sta aggiungendo problemi a problemi e rischia di
rivelarsi una 'bomba sociale' pronta a esplodere. Il 2021
rischia di essere ancora peggiore", spiega Giancarlo Banchieri,
presidente di Confesercenti.
In controtendenza il settore alimentare, che registra un
incremento del 10-15% e un ritorno dei consumatori al negozio di
vicinato. Un altro settore che presenta risultati positivi è
quello delle librerie: dopo anni di calo, dall'inizio del
lockdown ha registrato incrementi nelle vendite che si possono
valutare nel 20% in media. (ANSA).
Covid: Confesercenti, per commercio e turismo fatturato -40%
Persi 12.000 posti lavoro, -10 miliardi consumi. Bene librerie