Piemonte

Covid: esperto, comparto musicale ha già perso 20 milioni

"Il 30% dei lavoratori non tornerà sul palcoscenico"

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 09 FEB - Il comparto musicale in Piemonte dal 2020 ha già perso 20 milioni di euro. E' la stima che viene dall'analisi del critico musicale ed esperto di industria discografica Maurizio Scandurra "La pandemia rischia di annientare il comparto musicale in Piemonte - spiega - Il Covid-19 ha decimato ampia parte dei lavoratori dello spettacolo, tra artisti minori e operatori del backstage. Ovvero cantanti da pianobar, dj, cabarettisti, orchestre di liscio, cover band e gruppi dilettantistici che non godono di cachet importanti, rendite Siae e patrimonializzazioni come i grandi nomi della canzone".
    Secondo il critico musicale, "almeno il 30% di loro non tornerà più sui palcoscenici, incluso un indotto notevole fatto di musicisti, tecnici e facchini che poteva contare, in tempi normali, su un turn-over efficace di serate nei locali, sagre, fiere e feste di piazza. Inoltre - prosegue - La crisi economica che ha investito duramente le pmi piemontesi ha altresì quasi azzerato l'opportunità per la maggior parte di esse di poter investire sul territorio a titolo di sponsors in eventi culturali pubblici e privati, riducendo l'offerta culturale per quando si potrà ripartire".
    Idem per "le sale d'incisione che, già provate dalle audiotecnologie domestiche fai-da-te, stante l'impossibilità per gli artisti di esibirsi dal vivo, si sono viste tagliare nettamente le registrazioni di nuovi dischi". (ANSA).
   

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