Piemonte

Bullismo, nuovo bando della Regione per educare famiglie

Dotazione finanziaria di 500mila euro, attività in 41 centri

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 07 FEB - Un bando, da 500 mila euro, per iniziative di sensibilizzazione ed educazione delle famiglie sul fenomeno del bullismo, verrà lanciato dalla Regione Piemonte. Lo annuncia, nella Giornata nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, Chiara Caucino, assessore regionale al Welfare, con delega alle Politiche della Famiglia e dei Bambini.
    Secondo la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, oltre il 50% dei giovani tra gli 11 e 17 anni è stato vittima di bullismo. Un fenomeno che si è acuito da quando gli smartphone e i social media - in particolare quelli dedicati ai più giovani - si sono diffusi capillarmente. Il 22,2% dei ragazzi che li utilizzano ha riferito di essere stato vittima di cyberbullismo.
    "La Regione - spiega Chiara Caucino - da anni si batte con iniziative di informazione e prevenzione per contrastare questo fenomeno. Bisogna, allo stesso tempo, sensibilizzare i genitori che non devono lasciare smarphone e tablet ai loro figli senza un adeguato controllo. La scuola - prosegue l'assessore - deve fare certamente la sua parte, ma è la famiglia il nucleo da cui deve partire la consapevolezza di non dover nuocere all'altro.
    Occorre educare i propri figli all'empatia nei confronti del prossimo".
    Il bando preparato dalla Regione Piemonte ha l'obiettivo di "creare un percorso formativo dedicato ai genitori - sia in coppia che singoli - per sostenere l'esercizio ed il rafforzamento delle capacità genitoriali e di accompagnamento nel loro ruolo educativo nel gestire i figli seguendo tutte le tappe educative della loro crescita". E' prevista una dotazione di 500mila euro e 41 centri in tutto il Piemonte. Saranno coinvolti anche gli operatori dei centri per le famiglie.
    "Senza dimenticarci - conclude Caucino - della misura già in atto - del valore di 520 mila euro - per il sostegno psicologico dei minori già interessati da questo genere di disagio e che ha coinvolto 5 centri sovra zonali di psicologia piemontese" (ANSA).
   

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