Piemonte

Arte: un libro svela la formazione dell'ebanista Piffetti

Ricerca sull'artista del '700 famoso in tutta Europa

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 15 DIC - Un libro atteso da tempo a livello europeo per far luce sugli anni giovanili e l'apprendistato dell'artista che lo ha portato ad essere il più grande ebanista italiano del Settecento. E' di questi giorni l'uscita del volume 'La formazione giovanile di Pietro Piffetti, Regio Ebanista alla corte dei Savoia', edito dalla Hever di Ivrea, che raccoglie i risultati di una a approfondita ricerca scientifica dello studioso e architetto piemontese Claudio Cagliero.
    I mobili del Piffetti sono conosciuti a livello internazionale, ma finora non si sapeva quasi nulla della sua formazione artistica, in particolare sull'identità del maestro che a Roma aveva permesso al giovane ebanista di fare il salto di qualità.
    "Era già stato sottolineato che nelle prime opere di Piffetti le influenze dell'ebanisteria franco-fiamminga trapiantata a Firenze sono fortissime - rivela il ricercatore - Suo maestro a Roma è stato infatti Richard Lebrun, ebanista parigino conosciuto in Italia come Riccardo Bruni e sono emersi molti documenti inediti e di grande rilevanza che hanno reso possibile tracciare una prima biografia dell'intarsiatore francese e riunire un corpus di opere riconducibili alla sua mano. Per la prima volta le opere di Piffetti e Lebrun vengono analizzate attraverso lo sguardo attento di un ebanista". (ANSA).
   

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