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>ANSA-LA-STORIA/Appendino telefona a vittima revenge porn

A vigilia Giornata contro violenza donne. 'Basta stare zitti'

Revenge porn, in un anno oltre 1000 inchieste

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 24 NOV - Umiliata dalle immagini riprese per il fidanzato e finite sul web, minacciata e persino licenziata. La storia della maestra d'asilo torinese vittima di revenge porn è "la punta dell'iceberg di un modello culturale sessuofobico, maschilista e violento che permea ancora troppi strati della società" per la sindaca di Torino, Chiara Appendino. Che, alla vigilia della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ha telefonato alla giovane "per esprimerle vicinanza e solidarietà. Volevo essere quanto più vicino possibile a questa vicenda - spiega - per provare a rendermi conto di quanto in basso alcune persone possano arrivare".
    A sconvolgere la vita della maestra un video hard, inviato via whatsapp al fidanzato dell'epoca e finito sulla chat del calcetto del ragazzo. Un gioco erotico che doveva rimanere nell'intimità della coppia e che invece ha fatto il giro del paese facendole perdere il lavoro. E procurandole un danno di immagine che ora dovrà essere quantificato dai giudici.
    Nell'inchiesta del pm Ruggero Crupi la dirigente dell'asilo in cui lavorava è finita a processo per diffamazione, mentre il fidanzato, ormai ex, ha ottenuto la messa in prova.
    Per Appendino si tratta di una una donna "coraggiosa esposta al pubblico ludibrio per una colpa che non ha, licenziata per una colpa che non ha, condannata a una violenza inaudita di commenti ignoranti per una colpa che non ha". "Questa non può e non deve essere una 'notizia', con un inizio e una fine - sostiene la prima cittadina -. La luce su questa vicenda e su tutti i temi che con essa sono compatibili devono avere un riflettore puntato addosso" finché non sparirà per sempre quel "modello culturale sessuofobico, maschilista e violento che permea ancora troppi strati della società". "Sessuofobico perché il fatto che una donna abbia avuto un rapporto sessuale è considerato motivo sufficiente per esporla al pubblico ludibrio - spiega la sindaca -Forse è ora di insegnare alle nostre figlie e ai nostri figli che fare sesso, in maniera consapevole, consenziente e serena è una cosa bellissima e che questo non condiziona nella maniera più assoluta né la morale, né l'immagine, né la professionalità di chicchessia. Maschilista - prosegue - perché per troppe persone se un uomo manda in giro foto e video delle sue performance sessuali è un figo, se lo fa una donna è una poco di buono. Violento, perché quella che è stata portata avanti è violenza".
    L'invito della sindaca Appendino è dunque quello di non tacere vicende come questa: "non si può stare zitti - conclude - non ci si può sentire in colpa per colpe che non si hanno, non si può pensare di rimanere impuniti, non si può girare la testa dall'altra parte". (ANSA).
   

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