Piemonte

De Santis, con coprifuoco -50% fatturato ristoranti

Confartigianato, non criminalizzare locali come luoghi contagio

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 16 OTT - "Chi minaccia lockdown natalizi non ha capito che sarebbe una condanna a morte. Criminalizzano i locali come luoghi di contagio, quando poi vediamo mezzi pubblici stracolmi". Così Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino.
    Per le quasi 90 mila attività artigiane della ristorazione del Piemonte, come gelaterie, pasticcerie, pizzerie, rosticcerie, birrerie o altri servizi di ristorazione "sarà un ulteriore duro colpo - sostiene -. Non hanno fatto in tempo a risollevarsi dai mancati fatturati di un'intera stagione, che devono subire altre limitazioni con relative decurtazioni di fatturato". La sospensione del servizio al banco dopo le 21 provocherà un crollo del fatturato in media del 50% con punte dell'80%, considerando anche la quota di fatturato che si perderà con il divieto di consumare in piedi dopo le ore 21.
    "Le imprese artigiane che lavorano nella ristorazione sono allo stremo e difficilmente potranno superare un'altra quarantena - continua De Santis - Chiediamo che a fronte di un provvedimento restrittivo ci sia, almeno, un corrispettivo economico. Le imprese artigiane che lavorano nel food rischiano di non farcela ad approdare nel nuovo anno - commenta De Santis - Qualcuno vuole assestare il colpo definitivo ad artigiani e commercianti, facendoci passare per untori. Mentre prendere un bus o in treno strapieno deve fare bene ai polmoni - conclude -.
    Anche a noi artigiani sta a cuore la salute delle nostre famiglie, dei collaboratori e dei nostri clienti, per questo cerchiamo di svolgere le nostre attività in sicurezza, ma nello stesso tempo chiediamo che le misure che vengono varate siano di buon senso". (ANSA).
   

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