Piemonte

Camera Commercio,35% imprese teme chiusura

Una su 3 ritiene impossibile ritorno a livelli pre-crisi

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 17 LUG - Il 43% delle imprese torinesi prevede pesanti ricadute economiche, mentre un ulteriore 35% - soprattutto bar, negozi di abbigliamento e scarpe, parrucchieri e centri estetici - si considera addirittura a rischio di chiusura definitiva. Solo il 4,9% ritiene che non ci sarà alcun impatto rilevante tra crisi di liquidità e diminuzione degli ordinativi. Lo dice l'indagine della Camera di Commercio relativa al secondo trimestre 2020, che vede un totale di 218.611 imprese registrate, con 2.350 nuove iscrizioni e 1.386 cancellazioni, e un tasso di crescita pari al +0,44% rispetto al primo trimestre. I dati mostrano un calo delle nuove aperture di attività, ma anche una diminuzione delle chiusure: prevale in sostanza un clima di attesa. "L'indagine ci mostra però già con grande evidenza le preoccupazioni dei nostri imprenditori, alle prese con mancanza di liquidità e cali generalizzati nelle vendite", osserva il presidente Dario Gallina.
    Nove imprese su dieci hanno registrato una diminuzione più o meno marcata del fatturato, otto su dieci degli ordinativi e dell'occupazione. Tutti i comparti registrano diminuzioni, in particolare le attività dei servizi di alloggio e ristorazione che nel 100% dei casi hanno dichiarato una diminuzione di tutte e tre le componenti. Un'impresa torinese su tre ritiene impossibile un ritorno ai ritmi produttivi pre-crisi, il 29% considera necessaria una profonda riorganizzazione aziendale.
    Delle 380 imprese che hanno sospeso completamente l'attività nella Fase 1 dell'emergenza sanitaria, il 47,6% ha dichiarato che avrebbe continuato a stare chiusa anche con l'avvio della Fase 2 e il 22,9% che avrebbe aperto solo parzialmente l'attività. (ANSA).
   

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