(ANSA) - CUNEO, 03 LUG - "L'operazione sui migranti messa in
atto ieri a Saluzzo dalle forze dell'ordine, coordinate dalla
Questura di Cuneo, getta una luce sinistra su una questione
sociale che rischia di attribuire agli imprenditori agricoli
tutte le responsabilità di sicurezza e legalità sul territorio".
È l'allarme lanciato da Coldiretti Cuneo che ribadisce
l'estraneità dei frutticoltori e la loro esasperazione per
essere percepiti come il capro espiatorio di una situazione
sociale di difficile gestione.
"Ben vengano i controlli di natura sociale e sanitaria per
ridurre al minimo il rischio assembramenti tra gli
extracomunitari; a tal proposito ribadiamo l'urgenza di limitare
l'arrivo di migranti nella 'Granda' privi di una concreta
opportunità di lavoro e costretti a sistemazioni di fortuna.
Tuttavia - dice il delegato confederale di Coldiretti Cuneo,
Roberto Moncalvo - temiamo che lo stato d'assedio che da fine
maggio insiste sul Saluzzese, con operazioni e retate delle
Forze dell'Ordine, leghi pericolosamente il problema migranti al
lavoro onesto degli imprenditori agricoli locali" (ANSA).
Coldiretti, su caso migranti frutticoltori capro espiatorio
Moncalvo, "operazione Saluzzo getta luce sinistra su questione"