Piemonte

Scoppio Quargnento: moglie reo confesso arrestata

I Carabinieri dai familiari. Cassazione respinge ricorso contro carcerazione

Quargnento, tre vigili del fuoco uccisi da scoppio doloso

Redazione Ansa

   Anche Antonella Patrucco, moglie di Giovanni Vincenti, reo confesso e detenuto da oltre sei mesi, finisce in carcere per lo scoppio doloso nella cascina di Quargnento (Alessandria) che, all'inizio del dicembre 2019, causò la morte di tre vigili del fuoco, travolti dalle macerie, e il ferimento di un carabiniere e di un altro vigile del fuoco.
    La donna, che era indagata a piede libero, è stata arrestata dai carabinieri dopo che la Cassazione ha rigettato il ricorso della difesa contro il pronunciamento del tribunale di Torino che, accogliendo il ricorso del pm, aveva disposto la misura cautelare in carcere, non ritenuto necessaria invece dal gip.
    Antonella Patrucco è stata rinviata a giudizio dal gup del Tribunale di Alessandria il 28 maggio ed è imputata, in concorso con il marito, dei reati, tutti aggravati, di crollo di costruzioni o altri disastri dolosi; omicidio aggravato; lesioni personali aggravate; fraudolento danneggiamento dei beni assicurati, calunnia nei confronti dei vicini di casa.

l colonnello Michele Angelo Lorusso, comandante provinciale dei carabinieri di Alessandria, ha informato personalmente i familiari dei tre vigili del fuoco morti nell'esplosione di Quargnento dell'arresto, ieri sera, di Antonella Patrucco, moglie di Giovanni Vincenti, già in carcere da alcuni mesi e reo confesso. La donna è stata prelevata ieri sera dai militari dell'Arma nella sua abitazione di via Modena e portata in caserma per il successivo trasferimento in carcere (Vercelli). Un segno di rispetto e un gesto, quello del Comandante, che seppure non sufficiente a consolare le famiglie delle vittime della perdita dei loro cari, è comunque un ulteriore passo per rendere in qualche modo giustizia e anche onore al loro sacrificio. "Speriamo che giustizia sia fatta davvero, anche se i ragazzi non torneranno più e la vita delle loro famiglie è distrutta per sempre", dicono i colleghi dei tre vigili del fuoco morti in quella che doveva essere una truffa per incassare i soldi dell'assicurazione sulla casa.

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