Piemonte

Museo Accorsi-Ometto riapre il 18 giugno

Completamente riallestita la sala Arti del Barocco

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 12 GIU - Dopo più di tre mesi di chiusura forzata, dovuta al Covid-19, il Museo Accorsi-Ometto riapre. La data non è stata scelta a caso, perché il 18 giugno si commemora Giulio Ometto, mancato un anno fa. Il pubblico troverà qualche cambiamento: l'accesso libero al percorso museale, con l'ausilio di una breve guida cartacea, distribuita ai visitatori prima dell'ingresso, e la sala Arti del Barocco completamente riallestita. Questa è un omaggio, da una parte, all'antiquario Pietro Accorsi che, tra gli anni Trenta e Settanta del secolo scorso, spese molte energie nel promuovere la conoscenza delle arti figurative e decorative del Settecento; dall'altra al precedente presidente Giulio Ometto e alla sua passione per il collezionismo. Le opere selezionate sono tra le più importanti della collezione permanente: il vassoio in tartaruga, oro e madreperla, realizzato a Napoli poco prima della metà del Settecento e donato da papa Benedetto XIV al marchese Leopoldo del Carretto di Gorzegno e Moncrivello; il centrotavola in argento attribuito a Francesco Ladatte, capolavoro dell'oreficeria piemontese, proveniente dalle collezioni sabaude; l'album di disegni dei gioielli dei Savoia-Carignano, risalente al 1720-1730, aperto sulla pagina raffigurante il Grande Collare della Santissima Annunziata, con accanto il Piccolo Collare, della seconda metà dell'Ottocento, appartenuto al conte Luigi Cibrario.
    E dopo tutti questi mesi di realtà virtuale, vita connessa, social media, piattaforme zoom e chiamate su Skype, ai primi 20 visitatori il Museo regalerà la sua preziosa carta da lettere "per un ritorno concreto alla bellezza". (ANSA).
   

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