(ANSA) - TORINO, 05 GIU - A dieci giorni dall'inizio della
Fase 2 il 15% di bar e ristoranti a Torino e provincia non ha
ancora riaperto: alcuni lo faranno a breve, due su dieci entro
l'estate, quattro non fanno previsioni. Lo dice un sondaggio
Epat fra 500 associati, dal quale emerge "tanta incertezza, ma
anche tanta voglia di resistere". L'85% dei locali che hanno
ripreso l'attività lavorerò anche nel mese di agosto.
In questi dieci giorni i ricavi non hanno superato il 30% di
quanto registrato nello stesso periodo dell'anno scorso. Il 70%
ha intenzione di continuare con l'asporto e il delivery, formule
che si sono affermate durante il lockdown. Migliora la
situazione sul fronte del credito: il 60% lo ha richiesto e il
55% lo ha ottenuto.
"Gli operatori fanno i conti con il 30% dei ricavi rispetto
al periodo precedente al lockdown - spiega Claudio Ferraro
direttore di Epat Torino e provincia e curatore dell'indagine -
ma tra mille dubbi non cessa la voglia di lavorare neanche ad
agosto, per una città che deve ripartire ed un'economia da
rilanciare; la sensibilità della politica deve interpretare
questa volontà non per dare sussidi ma per restituire la dignità
del lavoro."
"La ripresa è ancora molto lontana e solo tra molti mesi si
potrà fare l'effettiva conta dei danni", commenta Alessandro
Mautino presidente Epat Torino e provincia. "Sottolineo in
questo contesto l'encomiabile spirito di rivalsa e di sacrificio
delle nostre imprese, ma lo Stato non deve abbandonarci: serve
fare di più sia per gli ingenti danni che l'emergenza ha
provocato alle imprese, sia per i danni sociali che un'eventuale
perdita di aziende e dei suoi posti di lavoro genererebbe".
(ANSA).
Fase 2: Epat, 15% bar e ristoranti ancora chiusi a Torino
Sondaggio a dieci giorni da apertura, 85% aperto in agosto