(ANSA) - CUNEO, 26 MAG - L'amministrazione comunale di Bra
protesta, mentre sono in corso i traslochi dagli ospedali di Bra
e Alba verso l'ospedale unico di Verduno, per l'assenza di un
presidio sanitario in città, circa trenta mila abitanti in
provincia di Cuneo.
"Nel question time di ieri, l'assessore regionale alla Sanità
Luigi Icardi ha annunciato che tutti i Pronto soccorso chiusi
durante l'emergenza Covid-19 saranno gradualmente riaperti da
metà di giugno", tranne quello di Bra "definitivamente
cancellato nell'arco di mezza giornata, senza che
l'amministrazione comunale venisse non solo interpellata, ma
nemmeno informata. Ci si aspettava dall'assessore almeno un
accenno al grande disagio e al duro prezzo che la nostra città e
il suo territorio hanno subito per una scelta su cui nessuno ha
potuto intervenire", conclude il primo cittadino chiedendo la
realizzazione della Casa della salute nei locali dell'ormai ex
ospedale e la realizzazione di un Punto di primo intervento.
"Non è possibile riaprire il Pronto Soccorso a Bra,
semplicemente perché oggi manca l'ospedale. Lo prevede la legge:
le specialità a supporto di un Dea sono tutte in corso di
trasferimento a Verduno", replica l'assessore Icardi,
ricordando che "Il piano di trasferimento dell'Asl Cn2 prevede
l'operatività del Pronto soccorso a Verduno intorno a metà
luglio, tra un mese e mezzo. I cittadini non hanno tanto bisogno
di assistenza in prossimità di casa, semmai della migliore
assistenza - aggiunge -. Gli spazi del Pronto Soccorso di Bra
saranno molto utili per realizzare nel prossimo futuro alcuni
dei servizi essenziali della Casa della Salute, anche come prima
accoglienza medica ed infermieristica". (ANSA).
Sanità: Bra, Pronto soccorso cancellato in mezza giornata
Icardi ribatte, Dea sarà pronto a Verduno a metà luglio