(ANSA) - ROMA, 30 MAR - "La Juventus ha, in senso positivo,
preso 'in contropiede' gli altri 19 club di Serie A ed io sono
assolutamente in sintonia con il presidente federale Gravina,
che l'ha definito un esempio da seguire". L'avvocato Mattia
Grassani, ospite di Radio anch'io sport (Rai Radio 1) ha
commentato così l'accordo raggiunto tra il club bianconero ed i
propri tesserati, che permetterà un risparmio di circa 90
milioni di euro, con la rinuncia a quattro mensilità.
"La Juventus ha tradotto nei fatti lo stato attuale del sistema
calcio, che si può salvare solo con un sacrificio da parte di
tutti - ha aggiunto Grassani - O trattando con giocatori e
tecnici su base individuale o, e sarebbe meglio, su base
sindacale generalizzata. Ma non può essere che in questo
momento, in cui non giocano e non si allenano, percepiscano il
100% degli stipendi. Una soluzione condivisa sarebbe la
posizione migliore perché significherebbe una presa di coscienza
di tutte le componenti, Federazione, Lega e club, per dimostrare
concretamente che il problema stipendi è importante".
Quanto accaduto, ha sottolineato Grassani, "ha colto
impreparati gli operatori di tutti gli sport. Il calcio oggi è
una imbarcazione in alto mare, senza timone e senza timoniere.
Per condurlo in un porto sicuro serve una riscrittura delle
regole. Prima di ripartire bisognerà rivedere non solo il tema
degli stipendi, ma tutto il calcio del futuro. Quanto accaduto
ha posto in evidenza un problema: questo settore sta vivendo
troppo alle dipendenze dei diritti televisivi". (ANSA).
Grassani, su stipendi Juventus è esempio da seguire
"Il sistema si è rivelato troppo dipendente dai diritti tv"