Piemonte

Da Moretti, nostro Paese è come il Cile

Santiago-Italia da ponte solidale anni '70 a individualismo oggi

Redazione Ansa

(ANSA) TORINO 30 NOV - 'Santiago, Italia' il nuovo film di Nanni Moretti sul Cile, chiusura del Torino film festival, tre anni dopo 'Mia madre', è un documentario classico, ma con una chiaro intento morale e la precisa volontà di fare un inevitabile confronto di "come eravamo" negli anni Settanta e di come siamo diventati. Dedicato al colpo di stato dell'11 settembre 1973 di Pinochet che pose fine al governo socialista di Salvador Allende in Cile, in sala dal 6 dicembre con Academy Two, è una lunga serie di interviste e materiali di repertorio sulla fine del governo socialista di Allende e sul ruolo dall'ambasciata italiana a Santiago che diede rifugio a centinaia di oppositori del regime, consentendo poi loro di raggiungere l'Italia, unico paese in Europa che non aveva riconosciuto il governo Pinochet. Dice Erik Merino, ex esule dal Cile negli anni Settanta e ora imprenditore in Italia: "Oggi l'Italia somiglia sempre di più al Cile, alle cose peggiori del Cile. Un consumismo terribile. C'è ormai solo individualismo".
   

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