Piemonte

Tav, incontro Appendino-Di Maio: 'Porte aperte del governo ai manifestanti'

Ma le promotrici della manifestazioni respingono l'invito: 'Priorità è incontro con Mattarella'

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Redazione Ansa

Un incontro di un'ora e mezzo, negli uffici del Ministero dello Sviluppo economico. A due giorni dalla manifestazione sì Tav, tanto è durato oggi a Roma il colloquio tra la sindaca di Torino, Chiara Appendino, e il vicepremier, Luigi Di Maio. In agenda, secondo quanto appreso, la richiesta di inserire anche Torino tra le aree industriali in crisi, ma non si può escludere che tra i temi trattati ci sia stata anche la Torino-Lione

 "Oggi ho incontrato Chiara Appendino - ha scritto Di Maio in un post - e abbiamo parlato anche del Tav. Nei prossimi giorni con il premier Giuseppe Conte, il ministro Danilo Toninelli e altri rappresentanti del Governo del Cambiamento, vogliamo incontrare i rappresentanti della manifestazione di Torino. Per loro, come per tutti i cittadini, le porte delle istituzioni sono aperte per un dialogo costruttivo". 

 

 

La sindaca di Torino aveva dato disponibilità per un 'prino confronto' venerdì prossimo con le 7 promotrici di 'Sì, Torino va avanti', ma l'invito è stato accolto in maniera fredda. "Siamo disposti a dialogare con chiunque ce lo chieda e voglia ascoltarci - la risposta - ma la priorità rimane l' incontro col Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Dopo l'incontro col presidente della Repubblica - spiega il comitato - chiederemo colloqui con tutte le istituzioni torinesi e piemontesi per illustrare il manifesto dei Sette Sì". (

"Giustissimo incontrare i Si Tav - commenta il presidente della Camera, Roberto Fico - perché quando facevamo le manifestazioni No Tav noi volevamo essere convocati da sindaco, governo e ministri. I sì Tav hanno tutto il diritto di manifestare. Hanno fatto una grande manifestazione e va bene così. Fermo restando che il mio pensiero resta che la Tav è un'opera obsoleta, e non va assolutamente fatta".

 "Il ministro francese dei trasporti Elisabeth Borne "ha preso atto dell'impegno formalmente assunto dal governo italiano di ridiscutere integralmente il progetto della linea Tav Torino-Lione" e "ha concordato sull'idea che, sia necessario rinviare la pubblicazione dei bandi Telt per il tunnel di base (...) fino al compimento dell'analisi costi-benefici" che "sarà esaminata insieme alla Commissione Ue". Così il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli in una nota.

"Al riguardo - ha aggiunto Toninelli - ho rappresentato la volontà, già più volte manifestata, di condividere con esperti francesi gli esiti preliminari della analisi costi-benefici che stiamo svolgendo, per sottoporla successivamente all'ulteriore e definitiva validazione da parte di studiosi internazionali. La ministra Borne - ha riferito Toninelli - ha concordato sull'idea che, in vista di questo comune obiettivo sia necessario rinviare la pubblicazione dei bandi di Telt per il tunnel di base, prevista entro dicembre. L'intesa con la Francia sul congelamento delle gare, fino al compimento dell'analisi costi benefici, sarà esaminata assieme alla Commissione Ue per non pregiudicare gli accordi internazionali". 

I vertici Dem di Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d'Aosta hanno presentato un ordine del giorno al consiglio comunale di Torino sulla falsariga del documento Pro Tav che sabato associazioni di categoria e sindacati hanno consegnato al prefetto durante la manifestazione in piazza Castello. "Se la sindaca Appendino cambia e diventa sì Tav - spiega il capogruppo Pd Stefano Lorusso - ci trova e siamo disponibili a ragionare e a fornirle i numeri per votare il documento. Dica lei da che parte vuole stare, se quella della città o di una minoranza". Un odg del centrosinistra "ma - spiega Lorusso - aperto a tutti coloro che vorranno firmarlo e che non ha nulla di strumentale visto che è stato presentato dalla 'società civile'. La Sala Rossa è la sede propria dopo la frattura che si è consumata in aula e con questo documento vedremo se l'apertura della sindaca si tramuta in un voto favorevole o se è l'ennesima finta apertura".
   

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