(ANSA) - TORINO, 14 GIU - "Dopo venti secoli la morte
violenta delle donne rimane un 'incubo sociale' con cui dobbiamo
continuare a confrontarci". Lo afferma l'arcivescovo di Torino,
monsignor Cesare Nosiglia, a proposito della morte di Anxela
Mecani, la giovane albanese picchiata e gettata da un'auto in
corsa sulla tangenziale di Torino. "Non è un problema di ordine
pubblico, e non è soltanto una storia di cronaca nera -
sottolinea -: se riduciamo la morte di Anxela nelle nostre
comode categorie continueremo a credere che gli unici problemi,
in questo campo, siano il 'buon costume' e il 'decoro della
città'... Invece l'indifferenza dell'opinione pubblica è il
cuore del dramma".
"Oggi preghiamo per Anxela, perché il Signore della vita
accolga nel suo Regno di giustizia e di pace questa nostra
sorella - sottolinea l'arcivescovo di Torino -. Ma preghiamo
anche per la nostra città e per ciascuno di noi: per non
dimenticare che la tratta delle donne e dei ragazzi, dei deboli
e degli indifesi, è un 'nostro' problema".
Gettata da auto,Nosiglia no indifferenza
Arcivescovo Torino, tratta donne e ragazzi è un nostro problema