Piemonte

Appendino: Ecco la lettera della sindaca sulla vicenda Ream

Redazione Ansa

L'inchiesta che coinvolge il sindaco di Torino, aperta dal pm Marco Gianoglio, riguarda l'area ex Westinghouse e i 5 milioni di euro che il Comune di Torino avrebbe dovuto restituire a Ream, partecipata della Fondazione Crt che nel 2012 aveva acquisito il diritto di prelazione sull'area. La somma non è stata però versata, né iscritta a bilancio ma considerata come un debito fuori bilancio. Una scelta contestata dalle opposizioni in Consiglio comunale.

L'inchiesta riguarda anche il capo di gabinetto, Paolo Giordana, e l'assessore al bilancio, Sergio Rolando. L'ipotesi è che dal bilancio di Palazzo Civico sia stato espunto un debito di 5 milioni verso la società Ream. Un'operazione che sarebbe maturata all'insaputa dei revisori dei conti, i quali, a luglio, a loro volta hanno inoltrato una segnalazione in procura

 

"Ti pregherei di rifare la nota evidenziando solo le poste per le quali possono essere usati i 19,6 milioni di Westinghouse. Per quanto riguarda il debito con Ream io lo escluderei dal ragionamento, in quanto con quel soggetto sono aperti altri tavoli di confronto". È quanto scrisse in un messaggio di posta elettronica Paolo Giordana, capo di gabinetto della sindaca di Torino Chiara Appendino, ad Anna Tornoni, direttore finanziario di Palazzo Civico.

Il documento (mandato in copia alla sindaca e all'assessore al bilancio Sergio Rolando) riguarda la vicenda su cui la procura di Torino ha aperto un'inchiesta: la mancanza di un debito da 5 milioni verso la società Ream nei bilanci del Comune. Il giorno successivo, Tornoni rimandò la relazione con i ritocchi indicati. "Non essendo a conoscenza di tavoli di confronto - precisò - avevo ritenuto opportuno ricordare a tutti quali fossero gli impegni assunti dall'amministrazione precedente, al fine di non generare elementi di criticità per questa giunta".

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