(ANSA) - TORINO, 16 GIU - I lavoratori del Teatro Regio di
Torino, rappresentanti di orchestrali, coro e sindacati
Cgil-Slc, Fistel-Cisl, UilCom e Filas hanno 'occupato' l'ufficio
della soprintendenza dell'ente. Una iniziativa simbolica, per
testimoniare la propria preoccupazione per il futuro degli enti
lirici italiani e dei lavoratori, in merito alla legge 160/2016
che prevede il declassamento degli enti che non presentano il
bilancio in pareggio.
Analoga dimostrazione si sta svolgendo in quasi tutte le
altre 13 fondazioni liriche italiane.
"Sono a rischio non solo il nostro lavoro ma il patrimonio
culturale italiano e la qualità dei nostri musicisti sempre più
amati all'estero, ma non nel loro Paese", commenta Pietro
Gabriele, della Cgil. Gli artisti hanno occupato l'ufficio
suonando e cantando brani di repertorio e il sovrintendete
Walter Vergnano, in segno di solidarietà, ha letto la nota
diramata dal presidente di Anfols, Cristiano Chiarot, che fa sua
la preoccupazione dei lavoratori.
Occupata sovrintendenza Regio Torino
In protesta contro la legge 160. Si teme per futuro teatri