Piemonte

Soldi e sesso per togliere macumba, arrestato finto guru

Nuova vicenda a Torino. Caso stupri gruppo, donne incinte dopo riti

Your browser doesn't support HTML5 video.

Redazione Ansa

"Non preoccuparti, lui ti chiamerà. In ufficio arriverà la tanto attesa promozione. Tutto andrà a posto: grazie alla mia 'forza' di intercedere sul destino". Aveva una parola di conforto per tutti i suoi seguaci Guido Cattò, 'guru' della pratica indiana dello Krya Yoga, che in cambio dei suoi riti catartici riceveva soldi, ricariche telefoniche e, almeno in un'occasione, favori sessuali. L'uomo, torinese di 69 anni, è stato arrestato dai carabinieri della polizia giudiziaria della Procura di Torino con l'accusa di circonvenzione di incapace e violenza sessuale. Il nuovo caso, mentre proseguono le indagini sulle sedute spiritiche dietro cui si celavano in realtà stupri di gruppo e per le quali nei giorni scorsi, sempre a Torino, sono state arrestate tre persone.

Due storie distanti tra loro, prive di collegamento, ma dalle dinamiche simili: giovani donne fragili irretite con la scusa dell'occulto da carnefici privi di scrupoli. "Concediti a me e risolverai i tuoi problemi relazionali": così l'anziano guru Cattò, che diceva di essere ingegnere ma non aveva mai preso la laurea, aveva convinto una 37enne, in cura per problemi psichiatrici, a concedersi a lui. Lei, come forse tante altre, gli aveva creduto. Pagando, per quelle promesse che mai si realizzavano, una cifra che si aggira intorno ai 10mila euro. C'era il sesso. E poi i riti, gli amuleti, le erbe da bruciare in casa per allontanare la macumba, il malocchio, la sfortuna. Le vittime del raggiro ordito dall'anziano sono due, ma gli inquirenti sospettano che siano molte di più. Perché erano almeno trent'anni che Cattò si presentava come esperto di riti indiani. E per un certo periodo ha anche avuto uno studio.

Invitava le sue vittime in una mansarda alla periferia di Torino, invece, Paolo Meraglia, il 'Maestro' torinese di 69 anni finito in manette con il complice 74enne Biagino Viotti, un amico, e l'ex fidanzato 22enne della vittima degli abusi all'epoca dei fatti minorenne. "Muoveva i fili delle nostre vite a suo completo piacimento", ha raccontato la madre del giovane arrestato agli inquirenti. "Sono una vittima anche io di questo raggiro", ha sostenuto la donna, che aveva messo in contatto la fidanzatina del figlio con il santone. Dalle indagini, relative anche alla natura dei rapporti sessuali che non si esclude persino incestuosi, emergerebbe che alle orge prendevano parte anche personaggi piuttosto conosciuti a Torino. Tra i partecipanti - la semplice presenza non costituisce reato - ci sarebbe stato anche un uomo, ormai deceduto, che in passato ricoprì cariche politiche. E alcune donne sarebbero rimaste addirittura incinte durante i cosiddetti riti purificatori. "Non lasciatevi rubare la vita da gente che vuole rendervi, in vari modi, schiavi", è l'appello che monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, rivolge ai giovani della città. "Non abbiate paura degli arroganti che, con la violenza e la prepotenza mostrano soltanto, in realtà, la loro debolezza",; "non lasciate soli i vostri compagni e i vostri amici!", aggiunge bollando le due vicende come "episodi gravi e preoccupanti, che distruggono la libertà e cancellano la dignità delle persone".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it