Piemonte

Anno giudiziario: Torino, qui terra 'ndrangheta

Presidente corte Appello,in Piemonte radicate cellule malavitose

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 28 GEN - Il Piemonte è stato eletto come "terra di conquista" delle mafie. Così il presidente della Corte d'appello di Torino, Arturo Soprano, all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Nel territorio, secondo il magistrato, si sono radicate "potenti e incontrastate cellule malavitose bene inserite nel tessuto economico e sociale", con "un elevato numero di affiliati e compiacenti esponenti del mondo politico e della pubblica amministrazione" e "chiari coinvolgimenti di spavaldi criminali nella realizzazione di grandi opere, con riferimento a rilevanti progetti per la ristrutturazione di importanti edifici a Torino e altre città". Soprano ha elencato le "brillanti" operazioni delle forze dell'ordine contro la 'ndrangheta in Piemonte ma ha fatto presente che la 'ndrangheta è "un'araba fenice" e, quindi, che "la lotta non è finita" e "non deve esaurirsi negli applausi della popolazione e negli elogi degli organi di informazione", ma necessita di "forti interventi mirati sul piano legislativo".
   

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