Piemonte

Sindone: Imam a ostensione, vicini ai cristiani

'Essere qui simbolo di pace'.Oltre 27mila pellegrini in 2 giorni

Redazione Ansa

TORINO - La Sindone avvicina cristiani e musulmani e, nel mondo dilaniato dalle divisioni, invita ad essere "tutti fratelli". E' un "segnale di pace" quello lanciato da un gruppo di musulmani nel secondo giorno della ostensione, che ha già portato più di 27 mila pellegrini nel Duomo di Torino. "Bisogna essere forti - dicono - e, insieme, dire no a ogni forma di violenza e di terrorismo e sì alla convivenza: oggi ne abbiamo davvero bisogno".

Ad accompagnare nel pellegrinaggio il gruppo di musulmani il presidente della Lega Imam e Predicatori delle Moschee in Italia, Mohamed Bahreddine, e il portavoce del Centro Interculturale Mecca, Amir Younes. "Anche alle nostre feste per la fine del Ramadan ci sono sempre rappresentanti della Chiesa - spiega Bahreddine -. Per questo abbiamo deciso di venire per dare un segnale, per dire che siamo tutti fratelli e che siamo cittadini di questo Paese e di questa città. È uno spazio per allargare il dialogo e, soprattutto, dopo i drammatici eventi che stanno succedendo in questi mesi, per lanciare un nuovo appello e dire che siamo tutti fratelli".

Bahreddine descrive i minuti trascorsi di fronte alla reliquia più famosa del cristianesimo "un viaggio nel tempo e nella storia, in cui - prosegue - abbiamo visto la figura di Gesù nella visione dei fratelli cristiani". "C'è qualcosa che tocca l'anima e quando succede questo è perché sei nell'area della religione - osserva ancora Younes -. Abbiamo visto come sia un momento che raggruppa le persone verso la pace, un momento di cui oggi abbiamo molto bisogno ed è quello che speriamo accada anche nei nostri territori dove si fa la guerra per niente".

"Sono contento di questa partecipazione", commenta don Tino Negri, direttore del Centro diocesano per il dialogo cristiano-islamico Federico Peirone. "E' il segno - sottolinea - di una volontà di integrazione e accoglimento delle differenze religiose e culturali".

Il Duomo di San Giovanni, visitato tra i pellegrini anche dal violinista Uto Ughi, che ieri sera ha aperto la rassegna artistica che affianca l'ostensione, e dalla principessa Maria Gabriella di Savoia, è ora chiuso. Riapre domani mattina, con la Messa alle 7.30 in punto, per continuare ad accogliere il fiume di pellegrini della Sindone.

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