Piemonte

Presidio dei no tav al processo contro Erri De Luca

Scrittore accusato a Torino di istigazione a delinquere

Redazione Ansa

Presidio No Tav a Torino davanti al Palazzo di Giustizia in occasione dell'apertura del processo a Erri De Luca. Lo scrittore è accusato di istigazione a delinquere per avere difeso nel corso di un paio di interviste la pratica dei sabotaggi al Tav. Gli attivistii distribuiscono gratuitamente copie di 'La parola contraria', il libro (edito da Feltrinelli) in cui ribadisce le sue prese di posizione. Prima dell'inizio dell'udienza, lo scrittore ha ribadito che a suo avviso "la lotta no tav è civile e democratica" e ha firmato autografi in aula. "Più democratica e civile della lotta dei No Tav non ne conosco", ha detto lo scrittore De Luca prima dell'apertura del processo, "Vorrei sapere - aggiunge - se ho davvero istigato qualcuno, e chi".

Se condannato non farò ricorso  ''Se sarò condannato non farò ricorso. Quello che ho da dire è quello che ho già detto", ha detto lo scrittore Erri De Luca in una delle pause del processo in cui a Torino è imputato di istigazione per delinquere. Uno scrittore - ha aggiunto - deve difendere le sue opinioni, che in questo caso per me sono poi diventate convinzioni. Cosa altro deve fare se non difenderle?". De Luca, rispondendo ai giornalisti, ha escluso ogni possibile equiparazione fra il suo processo e "il massacro" alla redazione di Charlie Hebdo a Parigi.

Pm, abbiamo il dovere di procedere
"Come procura abbiamo il dovere di verificare se certi casi debbano essere sottoposti al vaglio di un giudice. E in questo caso riteniamo di sì": lo ha detto il pm Andrea Beconi nel suo intervento all'apertura del processo a Torino a Erri De Luca per istigazione a delinquere per la sua posizione a sostegno del movimento No Tav.. "Questo reato - ha osservato Beconi - è discutibile e si presta a strumentalizzazioni, ma nell'ordinamento esiste e dobbiamo farci i conti". Il processo rinviato al 16 marzo.

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