Piemonte

Gay, lezione shock in istituto torinese: "si può guarire"

In scuola superiore Moncalieri. Preside avvia indagine interna

Redazione Ansa

Un "problema psicologico", da cui "si può guarire". La professoressa di religione di una scuola superiore paragona l'omosessualità a una malattia e si riaccende la polemica sul tema delle unioni tra persone dello stesso sesso. La 'lezione choc' in un istituto tecnico, l'Itis Pininfarina di Moncalieri, il più importante comune nella provincia di Torino. Di fronte a una classe di sedicenni, l'insegnante si è lasciata andare in quello che gli stessi alunni hanno descritto come "il perfetto manuale dell'omofobo". Sollecitata sul tema dai ragazzi, la prof ha sostenuto infatti che l'omosessualità è "un problema psicologico da cui è dimostrato scientificamente che si può guarire".

E per sostenere la tesi ha raccontato la storia di un medico che, traumatizzato nella prima infanzia dalla vista del cadavere della madre, è diventato omosessuale. Ma, dopo alcuni mesi di terapia, si è "convertito" all'eterosessualità. E, grazie alla psicanalisi, si è "addirittura" sposato e ha avuto dei figli. La discussione ha acceso gli animi dei ragazzi ed è arrivata alle orecchie del presidente, Stefano Fava. "Apriremo un' indagine interna sentendo tutti e, se ci saranno gli estremi, coinvolgerò l'ufficio scolastico regionale per capire se sia il caso di prendere dei provvedimenti", è stata la reazione del dirigente scolastico. Lunedì, alla riapertura della scuola, il confronto delle parti.

Una prima condanna, però, c'è già. E' quella della rete degli studenti medi, che chiede "l'abolizione dell'insegnamento della religione cattolica e l'introduzione, ad opera di insegnanti laici reclutati dallo Stato, di un'ora di storia delle religioni". Si dice pronto ad adottare "provvedimenti efficaci" il Comune di Moncalieri, che per bocca del vicesindaco e assessore all' Istruzione prende le distanze da quello che, se confermato, sarebbe "un fatto grave". Chiede invece un "corso di aggiornamento" per l'insegnante il radicale Silvio Viale. "Possono esserci comportamenti sessuali patologici, ma nessuno è da considerare malato per la 'categoria' a cui appartiene", è la presa di posizione del medico torinese famoso per le sue battaglie a favore della pillola abortiva Ru486. "Anche per questo - sottolinea - è importante che lunedì il Consiglio Comunale di Torino discuta, finalmente, la mozione per la Trascrizione dei Matrimoni della persone dello stesso sesso nei registri comunali".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it