Piemonte

Blitz degli studenti a Torino, petardi sulle forze dell'ordine che rispondono con lacrimogeni

Venerdì il vertice europeo lavoro, studenti-precari protestano

Redazione Ansa

TORINO, 17 OTT - Bombe carta, lacrimogeni, piazza Castello sommersa dal frastuono e dal fumo: arrivano i ministri del Consiglio d'Europa e Torino ripiomba nella tensione. Al termine di una giornata lunga e movimentata il bilancio parla di cinque agenti e funzionari di polizia feriti tra cui il vicario del Questore investito dallo scoppio di un grosso petardo, e di tre dimostranti arrestati uno dei quali un minorenne nordafricano. Immancabile lo strascico di polemiche. La Fiom-Cgil accusa la polizia di "un eccesso di reazione", il segretario Maurizio Landini arriva a chiedersi se "dietro non ci sia il governo" ma, a sua volta, viene preso di mira dalla galassia antagonista perché lo stesso Landini durante gli incidenti "ha continuato il suo comizio nella più assoluta indifferenza inneggiando all' unità e riempiendosi la bocca di belle parole" mentre il servizio d'ordine del sindacato tentava inutilmente di frapporsi tra i dimostranti e il cordone dei poliziotti.

La Fiom e Landini raccolgono pure le critiche per le prese di posizione sulle forze dell'ordine: quelle di Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza della segreteria nazionale del Pd, del senatore democrato Stefano Esposito, di Fabrizio Cicchitto dell'Ncd ("L'unico dato certo sono gli agenti in ospedale"). In serata, il Questore Antonino Cufalo ha incontrato lo stato maggiore della Fiom subalpina spiegando le ragioni e le modalità dell'intervento dei suoi uomini. "Siamo stati attaccati dagli antagonisti", sottolinea un comunicato ufficiale della Questura. Il supervertice continentale, oggi ha innescato due cortei di protesta e uno sciopero in tutte le fabbriche metalmeccaniche piemontesi. Al lungo serpentone della Fiom che saluta "una delle più grandi manifestazioni degli ultimi anni", se ne è accodato un secondo (con circa 300 persone) nominalmente di studenti ma rimpolpato da sindacati di base e attivisti dei centri sociali. Punto di arrivo la centralissima e blindatissima piazza Castello, a qualche decina di metri dal teatro Regio dove era in programma la kermesse dei ministri.

I sindacalisti dal palco tuonavano contro il jobs act, contro la legge di stabilità, contro il governo che, dice Landini, se continua su questa strada finirà per spaccare il Paese" (in serata Renzi gli ha risposto che "il modo di combattere la disoccupazione non è scendere in piazza ma mettere le aziende in condizione di assumere: c'è chi vuole occupare le fabbriche, e io che le voglio aprire"). All'imbocco dello slargo intanto gli antagonisti entravano in azione dapprima rimuovendo le transenne che ostruivano il percorso verso il teatro Regio e poi cominciando a bersagliare il cordone degli agenti con pomodori, uova e bottiglie. La reazione con i lacrimogeni è stata quasi immediata. I dimostranti a loro volta hanno ricominciato con un fitto lancio di pietre, bulloni, petardi e bombe carta, scatenando altre sventagliate di gas da parte delle forze dell'ordine, e così via, senza che i due schieramenti venissero mai a contatto, finché la piazza non si è svuotata. La polizia ha identificato venti manifestanti (il primo passo verso la denuncia formale). E ha sequestrato il furgone, appartenente a un centro sociale, che apriva il corteo antagonista: all'interno erano stipati sassi, bastoni e petardi. Domani il vertice continua ed è previsto un nuovo corteo.

 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it