Piemonte

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Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 24 APR - In pratica, secondo quanto riferito da Mirco Rota, responsabile nazionale della Fiom-Cgil per il Gruppo Marcegaglia, il piano prevede ''un incentivo all'esodo di 26.000 euro lordi comprensivo del periodo del mancato preavviso'' per coloro che volontariamente decideranno di non accettare il trasferimento in provincia di Alessandria. Previsto inoltre l'utilizzo degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione e mobilità).
    Per i lavoratori che accetteranno il trasferimento, invece, l'azienda ha prospettato due ipotesi: un servizio bus e un'indennità pari a 100 euro lordi al mese, legata alla presenza, o, in alternativa, ad una cifra di 200 euro lordi al mese per chi usa la propria auto. In ogni caso ''la durata degli incentivi non è stata precisata dall'azienda''.
    ''Da parte sindacale - commenta Rota - sono state avanzate forti obiezioni rispetto al piano dell'azienda a partire dal fatto che l'operazione maschererebbe di fatto, come praticamente ipotizzato anche da parte di Marcegaglia, un numero consistente di licenziamenti, vale a dire di lavoratori che non potranno trasferirsi''. Da qui la richiesta di ''valutare altre ipotesi industriali in alternativa a quella aziendale, partendo dal fatto che lo spostamento non garantirebbe nessun risparmio sul piano di alcuni costi industriali (materia prima e costo del personale) che tra l'altro incidono per quasi il 90% rispetto ai costi totali di produzione''. (ANSA).
   

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