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Istruttore robot Bosch per massime prestazioni da hypercar

Novità anticipata al Motor Valley Fest: l'IA affianca il pilota

Redazione Ansa

 Anche se l'impiego dell'idrogeno per i sistemi propulsivi e i veicoli 'definiti dal software' rimangono temi caldi nella transizione in futuro sarà probabilmente l'intelligenza artificiale a svolgere un ruolo ancora più importante, andando ad impattare in quasi tutti gli aspetti della nostra vita.
    Collegandosi ai temi trattati nel Motor Valley Fest ed al mondo dei costruttori di auto sportive e di hypercar, il presidente di Bosch Engineering ha rivelato che l'azienda tedesca ha sviluppato l'applicazione dell'intelligenza artificiale generativa denominata Bosch Engineering Application Suite for Track-Racing per le auto da 300 km/h e oltre. "Bosch Motorsport come parte di Bosch Engineering ha una lunga tradizione nelle alte prestazioni - ha detto - e noi sappiamo bene di cosa ha bisogno un pilota in pista. Ma non tutti coloro che guidano un'auto sportiva o una hypercar possiedono tutte le competenze di un pilota che gareggia in pista".
    "Senza competenze adeguate ciò può finire in un'esperienza costosa e pericolosa. Ma se immaginiamo di avere un insegnante/co-pilota al fianco di chi siede al volante, un super-esperto virtuale che analizza costantemente il comportamento di guida in background, sarà possibile essere sempre più veloci in pista senza compromettere la sicurezza".
    "Questo pilota esperto si chiama Bosch Engineering Application Suite for Track-Racing. E confronta la traiettoria guidata con quella ideale generata dall'intelligenza artificiale. Lo fa tenendo conto dell'influenza di pneumatici, sospensioni, trasmissione, resistenza aerodinamica, carico aerodinamico, livello di aderenza e topologia del tracciato".
    Bosch Engineering Application Suite for Track Racing - che verrà presentato nell'autunno 2024 - può fare molto di più.
    "Potrà anche calcolare il profilo di velocità massimo possibile per ogni specifico conducente. E in base al modello di vettura, valutare i punti di frenata scelti, le velocità in curva e l'utilizzo della trazione.
    "L'intelligenza artificiale dirà dove si è già al limite e dove invece ci sono ancora margini di miglioramento. Questa suite è più di un semplice aiuto per una gara o una sessione di collaudo o allenamento di gara. Abbiamo implementato un vero e proprio track guardian, - ha detto Rueger - che mette insieme sicurezza e prestazioni. Bosch Engineering accompaagnerà il pilota in sicurezza verso le massime prestazioni possibili della hypercar applicando anche correzioni di frenata e accelerazione attive e regolabili".
    Nel corso del suo intervento al Motor Valley Fest di Modena Johannes-Joerg Rueger, presidente di Bosch Engineering ha aggiunto che "l'intelligenza artificiale rivoluzionerà in larga misura anche il settore della mobilità". Rueger al riguardo ha condiviso i risultati del sondaggio commissionato da Bosch per il 2024 sul tema della visione che il grande pubblico ha della tecnologia AI.
    Questo sondaggio che ha riguardato complessivamente più di 11mila interviste realizzate in Brasile, Cina, Germania, Francia, India, Regno Unito e Stati Uniti. "In generale - ha precisato Rueger - il 73% degli interpellati ritiene che l'intelligenza artificiale generativa possa avere lo stesso valore nella evoluzione tecnologico che ha avuto Internet.
    Inoltre il 64% ritiene che l'intelligenza artificiale sia effettivamente la tecnologia più importante e rilevante del futuro" cioè un aumento di oltre il 23% rispetto ad un analogo sondaggio del 2023.
    Entrando in dettaglio nelle aspettative che il grande publico ha sull'intelligenza artificiale 60% degli intervistati si attende maggiore sicurezza, il 54% una riduzione del consumo di carburante o un aumento dell'autonomia delle auto elettriche e per il 39% degli intervistati un parcheggio più facile e senza stress.
    La previsione più importante è dunque quella relativa al miglioramento dell'assistenza alla guida. E questo importante sviluppo degli attuali Adas si basa sull'approccio che consente all'intelligenza artificiale di trarre conclusioni dalla analisi delle immagini. " In altre parole - ha detto Rueger - può sfidare le osservazioni attuali e prevedere eventi futuri". Viene chiamata predittiva proprio perché è un tipo di intelligenza artificiale che utilizza dati storici per identificare modelli e tendenze nei dati, che vengono poi utilizzati per fare previsioni su eventi futuri. 
   

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