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Ricerca:Baroni(Sissa), in arrivo supercomputer potentissimo

Nuovo 'spoke' su scienze dei materiali di cui Sissa è co-leader

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 25 OTT - Un supercomputer potentissimo "di Tier 1 o 2, ovvero solo di uno o due livelli sotto a quello che caratterizza le macchine più potenti esistenti (Tier 0)" arriverà alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste anche grazie al fatto che l'istituzione sarà co-leader del nuovo ramo (denominato 'spoke') del Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing, 'Materials and Molecular Sciences'. Lo ha annunciato all'ANSA Stefano Baroni, docente di fisica teorica della materia condensata alla stessa Sissa.
    Il Centro, uno dei cinque che sono stati istituiti con fondi del Pnrr, è dotato di circa 320 milioni di euro, la metà dei quali verranno utilizzati per il potenziamento dell'hardware di supercalcolo disponibile in Italia; è grazie a questo investimento che arriverà il nuovo supercomputer di Trieste.
    Servirà per la creazione di software in grado di 'inventare' la struttura molecolare di nuovi materiali puramente sulla base delle caratteristiche che si desidera che essi abbiano, senza dover seguire più il processo che ha caratterizzato la scoperta di nuovi materiali fino ad ora. "L'enfasi è sulla messa a punto di strumenti teorici e computazionali che permettano la ricerca sui nuovi materiali, con una grossa componente proprio sullo sviluppo di codici. Un campo in cui l'Italia è veramente all'avanguardia", ha spiegato Baroni, rimarcando che "la Sissa e il Cnr in particolare con Quantum Espresso, software opensource per la simulazione numerica in scienze dei materiali, hanno svolto un ruolo chiave nel panorama planetario".
    Le nuove sfide nel campo sono da un lato escogitare "algoritmi che si adattino alle nuove infrastrutture hardware di supercomputer, caratterizzate da volumi sempre più importanti" dall'altro lavorare con "il calcolo ad alto flusso, che necessita anche di strumenti di intelligenza artificiale per interpretare l'enorme volume di dati generati", ha concluso Baroni. (ANSA).
   

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