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Pmi: cresce innovazione, in 2020-21 investimenti per 1 su 2

Market watch Banca Ifis, il 73% punta a 4.0

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 16 GIU - Il Covid-19 non blocca gli investimenti digitali delle piccole e medie imprese: nel biennio 2020-21 un'azienda su due ha adottato almeno una nuova tecnologia. Chimica-farmaceutica e sistema casa i settori con la maggiore spinta negli investimenti tecnologici, rispettivamente con il 76% e 63% delle imprese che hanno introdotto un'innovazione. Segue la tecnologia a quota 60%. È quanto emerge da una indagine dell'osservatorio Market watch Pmi di Banca Ifis, realizzata tra marzo e aprile insieme a Format research, su un campione rappresentativo di 1.800 imprese italiane.
    Una dinamica in crescita: la stima è di un aumento del 6% delle Pmi che investiranno entro il 2023. Quanto agli utilizzi salgono sul podio: dotazione di macchinari (54%), formazione per aumentare le competenze del personale (38%), infrastruttura digitale (26%).
    Nel prossimo biennio le aree in cui le aziende prevedono di investire maggiormente sono la digitalizzazione dei processi (34%) e la sostenibilità (32%). Quanto alle risorse, il 56% delle Pmi intervistate ha fatto ricorso all'autofinanziamento, mentre il 35% a finanziamenti bancari. Solo il 7% ha impiegato sostegni pubblici.
    Sempre più cruciale poi il ruolo delle tecnologie 4.0. Il 73% degli intervistati dichiara di utilizzarle già o di volerle adottare nel biennio 2022-2023. Le tecnologie più presenti in azienda sono: cyber security (31%), Crm (29%) e Cloud (25%).
    Segnalati anche investimenti nell'industrial IoT, l'internet delle cose (16%), supply chain management (15%), stampa 3d e produzione additiva (8%), big data e intelligenza artificiale (8%). Minori gli investimenti per robot collaborativi e interconnessi (7% degli intervistati nell'ultimo biennio), realtà aumentata (5%), nanotecnologie e materiali intelligenti (1% di investimenti realizzati, ma con un +6% di crescita prevista nel prossimo biennio).
    Tuttavia, segnala l'osservatorio, l'innovazione non riguarda nella stessa misura tutte le Pmi: nelle imprese che contano tra 50 e 249 dipendenti la percentuale raggiunge il 70%, nelle piccole (20-49 addetti) il 55%, mentre nelle micro imprese sotto i 20 dipendenti è pari al 47%. (ANSA).
   

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