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Spazio: Argotec invia alla Nasa microsatellite ArgoMoon

Azienda torinese è l'unica europea a partecipare a missione Usa

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 26 MAG - ArgoMoon è pronto a spiccare il volo verso la Luna. Il microsatellite ideato e sviluppato da Argotec, finanziato e gestito dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), sta per essere spedito negli Stati Uniti alla Nasa, per le attività di preparazione al lancio previsto a fine anno.
    ArgoMoon - un gioiellino tecnologico di soli 30x20x10 cm, in cui sono racchiuse le capacità di un satellite dalle grandi dimensioni - farà parte del prezioso carico di Artemis 1, prima missione del nuovo lanciatore americano Space Launch System Sls quale parte del più ampio programma Artemis dellai Nasa che segnerà il ritorno dell'uomo, e per la prima volta di donne, sulla Luna. Nel corso del volo inaugurale del lanciatore statunitense Sls, oltre alla capsula Orion erede dei moduli per astronauti del programma Apollo, saranno imbarcati 13 microsatelliti, di cui 10 americani, 2 giapponesi e ArgoMoon, l'unico europeo.
    Il microsatellite italiano sarà rilasciato durante l'avvicinamento alla Luna con l'obiettivo di scattare immagini significative dello Space Launch System utili alla Nasa per verificare il buon esito della missione. Attraverso un software basato sull'intelligenza artificiale, realizzato interamente nei laboratori di Argotec, il satellite è in grado di riconoscere gli oggetti nel suo campo visivo, di attuare autonomamente manovre orbitali e di assetto per mantenere la corretta distanza e catturare immagini di alta valenza tecnica ma anche di forte impatto pubblico. "E' una piattaforma, prima nel suo genere, in grado di raggiungere elevate prestazioni di affidabilità e autonomia in spazi ridotti. Sarà una pietra miliare per il ritorno sulla Luna. Essere gli unici europei a bordo della missione statunitense ci rende orgogliosi", spiega David Avino, managing director di Argotec. "L'Asi conferma il ruolo e il prestigio italiani al fianco delle maggiori agenzie spaziali mondiali" sottolinea Mario Cosmo, direttore della Scienza e Ricerca dell'Agenzia Spaziale Italiana. (ANSA).
   

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