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'Medici-ingegneri', Genova prepara la sanità del futuro

All'università nasce MedTech

'Medici-ingegneri', Genova prepara la sanità del futuro

Redazione Ansa

Una "scuola" per creare i medici del futuro che uniscono alle competenze mediche quelle ingegneristiche e che, grazie a un percorso di approfondimento che sarà svolto tutto in lingua inglese, potranno affacciarsi nel panorama internazionale. È questo, in breve, l'obiettivo di MedTech - Medical Technology and Digital Health, un programma d'eccellenza integrato tra Scuola Politecnica e Scuola di Scienze mediche e farmaceutiche.
    Il progetto permetterà agli studenti del terzo anno di medicina di accedere a un percorso interdisciplinare, della durata di 4 anni, al termine del quale avranno conseguito i crediti necessari per il conseguimento del master di secondo livello. Il tutto con la caratteristica, unica in Italia, di avere una gestione del percorso tutta interna all'ateneo e coordinata da Ianua, la scuola superiore dell'Università di Genova. "Stiamo parlando di un corso che permette agli studenti di medicina di conseguire competenze aggiuntive - ha spiegato Silvano Cincotti, presidente Ianua - e questa è una delle caratteristiche della nostra scuola superiore che offre agli studenti capaci e meritevoli di poter studiare di più e imparare di più". Ormai la tecnologia caratterizza ogni gesto del medico. "Da quelli del medico di famiglia che deve comunicare dati ai pazienti a casa - ha ricordato Gianmario Sambuceti, direttore Scuola di specializzazione in Medicina nucleare - al chirurgo che in ospedale interviene usando un robot, a chi deve pianificare l'assistenza attraverso l'accesso e l'analisi di grandi quantità di dati. Noi siamo i terzi in Italia a offrire questo tipo di percorso, ma siamo gli unici a poterlo offrire con un percorso tutto interno". La multidisciplinarità è un fatto assodato. "Il poter offrire agli studenti di medicina e chirurgia un percorso specifico che li renda consapevoli delle tante tecnologie che sempre più utilizzeranno in futuro - conclude Sergio Martinoia, direttore del Dipartimento di informatica, bioingegneria, robotica e ingegneria dei sistemi - ci sembra fondamentale. La chirurgia robotica, la diagnostica per immagini, l'intelligenza artificiale e la gestione dei dati, sono elementi irrinunciabili per il medico del futuro".
   

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