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Covid: Vodafone, smartphone accelerano ricerca sul virus

DreamLab aiuta studio Imperial College, al via campagna social

Redazione Ansa

Gli smartphone di quasi un milione di persone nel mondo hanno contribuito a velocizzare una ricerca sul coronavirus. Si tratta dello studio su Covid-19 e alimentazione condotto dall'Imperial College di Londra, che ha terminato la Fase 1 in soli sei mesi grazie a DreamLab, una app della Fondazione Vodafone che sfrutta la potenza di calcolo degli smartphone per accelerare la ricerca in campo medico.

Grazie al calcolo distribuito, l'app permette a chiunque abbia uno smartphone di dare il proprio contributo alla ricerca: per farlo basta mettere in carica il telefono e donare la potenza di calcolo mentre è inutilizzata, ad esempio di notte.

Da maggio 2019, DreamLab è disponibile anche in Italia a sostegno di Fondazione AIRC e del progetto "Genoma in 3D".

Il progetto dell'Imperial College combina algoritmi di intelligenza artificiale e la potenza di calcolo degli smartphone per accelerare la scoperta di nuovi componenti anti-virali nei farmaci esistenti e aiutare l'identificazione di molecole anti-virali negli alimenti. Fino a questo momento - sottolinea Vodafone - quasi un milione di utenti in 17 Paesi ha scelto di sostenere questo progetto.

Tra i primi risultati della ricerca c'è l'identificazione di molecole con proprietà antivirali in alcuni alimenti come bacche (ribes nero, mirtilli rossi e mirtilli), mele, arance, limoni, cavoli, broccoli, cipolle, aglio, prezzemolo e fagioli. Lo studio ha anche rilevato che farmaci come la simvastatina, l'atorvastatina e la metformina potrebbero essere usati anche contro il Covid-19.

In occasione di questo annuncio, Fondazione Vodafone ha lanciato l'iniziativa social Pillow Recipes, per sensibilizzare e promuovere l'utilizzo di DreamLab, con la partecipazione dello chef Bruno Barbieri.

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