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Al vaglio a Trieste i modelli di cura esportabili nei Balcani

Due giorni di workshop nella sede dell'Ince con l'Oms

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 28 NOV - "Costruire percorsi congiunti in un'area così importante e prioritaria come i Balcani occidentali, percorsi di riforma dei sistemi sanitari in un'ottica legata meno alle cure ospedaliere e più alle cure territoriali". Così Gian Matteo Apuzzo, del Centro europeo per l'assistenza sanitaria primaria dell'Oms, spiega l'obiettivo del workshop in corso nella sede dell'Iniziativa Centro Europea a Trieste, dedicato al trasferimento di conoscenze sui modelli di assistenza primaria nei Balcani occidentali in relazione all'organizzazione dei servizi e del personale sanitario.
    "Questo incontro è promosso dall'Ince e dall'ufficio per la assistenza primaria dell'Oms Europa - ricorda Apuzzo - insieme stiamo costruendo un modello di cura sempre più vicino ai cittadini, che possa rispondere ai bisogni dei territori, con principi condivisi, ma con un'applicazione ovviamente molto centrata sulle specificità di ogni territorio".
    Dal sistema sanitario italiano verranno acquisite alcune buone prassi, considerando che, rileva sempre Apuzzo, "il sistema territoriale in Italia, in alcune regioni in particolare, come il Friuli Venezia Giulia, è sicuramente un esempio. C'è anche la risposta da dare alle malattie croniche, perché ovviamente noi abbiamo in Italia una grande esperienza di risposta all'invecchiamento della popolazione. E un altro aspetto riguarda la salute mentale, quindi l'organizzazione dei sistemi e dei servizi che i Balcani possono considerare come buona pratica, e lo stanno già facendo".
    Durante l'incontro si lavorerà "su uno degli strumenti principali dell'Oms Europa, che è la cosiddetta roadmap per i Balcani occidentali che va fino al 2025 - conclude Apuzzo - siamo circa a metà strada. Questo evento, e come altri che stiamo facendo, serve a costruire l'ultima parte di un percorso congiunto, che porti al rafforzamento della assistenza prima. Da questo appuntamento raccoglieremo degli input per programmare i prossimi due anni di roadmap".
    Nina Kodelja, vice segretario Ince, ha indicato che "questa tre giorni dedicata all' assistenza sanitaria primaria nei Balcani occidentali è frutto della consolidata collaborazione tra l'Ufficio Regionale OMS per l'Europa e la CEI. La partnership tra la CEI e l'OMS si sta rafforzando - ha spiegato - a partire dalla creazione di una task force congiunta, composta da importanti funzionari sanitari, in risposta all'emergenza Covid 19, fino a specifiche attività congiunte come questo incontro a Trieste, co-organizzato dalle due organizzazioni". Kodelja ha ricordato che "oltre 30 partecipanti provenienti da tutta la regione dei Balcani occidentali, rappresentanti dell'OMS, specialisti e altre figure si scambieranno le migliori pratiche e discuteranno i problemi comuni nell'ambito dell'assistenza sanitaria di base, sperando di poter identificare approcci comuni e raccomandazioni politiche per il futuro. Questo evento è rilevante sia per l'attuazione della missione generale della CEI, ovvero il processo di integrazione europea, sia per l'attuazione della Roadmap dell'OMS per la salute e il benessere nei Balcani occidentali, che mira anche a ridurre il divario tra l'UE e i Balcani occidentali nel settore delle politiche sanitarie, e che è stata approvata a margine del vertice CEI del 2021". (ANSA).
   

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